L’Accademia Musicale Chigiana rende omaggio alla memoria del Maestro Luciano Alberti, che ha ricoperto il ruolo di Direttore Artistico dell’istituzione senese per 19 anni in due periodi, dal 1969 al 1977 e successivamente dal 1987 al 1996. È stato eminente musicologo, regista, critico, docente di Storia della Musica all’Università di Siena e figura di primo piano nel panorama della cultura, della musica e dello spettacolo. Apprendere oggi della sua scomparsa ha lasciato un profondo senso di tristezza nella nostra comunità musicale e nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco.
Il primo contatto con l’Accademia Chigiana, allora ancora presieduta dal conte Guido Chigi Saracini, risale alla Settimana Musicale Senese del 1963, per la quale firmò la regia dell’Adina di Rossini e de Le Convenienze e le Inconvenienze teatrali di Donizetti. L’anno successivo tornò nuovamente in veste di regista per la Parisina d’Este, sempre di Donizetti per la XXI edizione dello stesso cartellone. La statura culturale e artistica dimostrata in queste occasioni, l’intensa e autorevole attività di critico musicale unita a una rinomata e illuminata capacità dirigenziale e progettuale, di cui ha dato esempio nella direzione artistica del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, a lui affidata per un decennio, nonché l’intensa e autorevole attività di critico musicale, lo portarono a incarnare la figura ideale per succedere a Mario Fabbri alla direzione artistica della Chigiana il 14 novembre del 1969. Durante il suo mandato, il Maestro Alberti ha trasformato l’Accademia Chigiana in un centro vibrante di formazione musicale, bilanciando l’interesse tra la musica antica e quella moderna, mettendo a servizio con passione il suo sapere di spettacolo e melodramma, ampliando la platea internazionale degli artisti e dei talentuosi allievi attirati da ogni parte del mondo e contribuendo a far emergere numerosi giovani musicisti protagonisti dell’avvenire. A lui si deve l’arrivo a Siena di nomi illustri del panorama musicale, quali Franco Donatoni, che prenderà la cattedra di composizione, ma anche Valentino Bucchi, Morton Feldman, Luigi Dallapiccola, György Ligeti, Sylvano Bussotti, Nino Rota. Durante la sua direzione artistica Riccardo Muti fece il suo debutto alla Chigiana alla testa dell’Orchestra del Maggio, ma anche i pianisti Sviatoslav Richter e Vladimir Ashkenazi. Memorabile esempio della sua visione fu la rappresentazione dell’Oedipus Rex di Igor Stravinskij, che nel 1988 venne realizzata in Piazza Jacopo della Quercia, sempre con la sua regia e per la quale lo scultore Arnaldo Pomodoro realizzò due mastodontiche porte girevoli in bronzo a incorniciare lo spazio della facciata incompiuta del Nuovo Duomo di Siena incompiuto.
Luciano Alberti cementò anche il rapporto fra la Chigiana e l’Università degli Studi di Siena, dove fu docente di storia della musica moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia.
Nicola Sani, lo ricorda con queste parole: «Con Luciano Alberti scompare una figura centrale nel rapporto tra musicologia e produzione lirica. È stato tra i primi a unire la ricerca e lo studio approfondito delle fonti alle nuove prospettive della creazione scenica nel teatro musicale. Di particolare importanza, nel 2013, il suo volume La giovinezza sommersa di un compositore: Luigi Dallapiccola, che ha dato un impulso decisivo per la rinascita degli studi dallapiccoliani, gettando nuova luce su un periodo meno noto della vita del compositore. La sua lunga e articolata direzione dell’Accademia Chigiana ha portato l’istituzione a esprimersi ai massimi livelli del proprio tempo, proiettandola nel novero delle principali realtà in ambito nazionale e internazionale. Particolarmente significativo il progetto da lui sostenuto dedicato ai nuovi compositori europei, intitolato “Nuova Musica per l’Europa” di cui sono testimonianza le preziose incisioni discografiche realizzate dalla Fonit Cetra che hanno fotografato il meglio dell’allora nuova generazione di compositori, che hanno avuto un ruolo determinante nei decenni successivi, tra cui Grisey, Höller, Dufourt, Aracil, De Pablo e molti altri. Luciano Alberti è stato un esempio di straordinaria importanza per le nuove generazioni, sia per quanto riguarda lo studio delle fonti musicologiche, sia per la sua importante e intensa attività nel contesto dell’organizzazione musicale.»
L’Accademia Musicale Chigiana esprime la più profonda e sentita gratitudine per tutto quello che il M° Luciano Alberti ha fatto con dedizione e passione, per accrescere il prestigio dell’istituzione e la forza della sua missione. L’Accademia Chigiana, con il suo Presidente Carlo Rossi, si unisce al cordoglio di tutto il mondo della musica, della cultura e dello spettacolo per questa immensa perdita ed esprime alla famiglia del M° Luciano Alberti le più sentite condoglianze in questo momento di profondo dolore.