Lutto nella comunità universitaria senese e nella città per la morte a 82 anni del professor Francesco Francioni, famoso docente che ha insegnato diritto internazionale all’ateneo senese, presso la facoltà di Giurisprudenza, ottenendo incarichi di prestigio internazionale, fra cui la designazione a giudice del tribunale arbitrale dell’Aia per il processo ai due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, come noto accusati dell’omicidio di due pescatori indiani nel 2012.
Francioni fu assoluto protagonista di quella lunga querelle giudiziaria che doveva decidere chi fosse tra Italia e India processare i due marò: con il giudizio della Corte Arbitrale di 3 sì e due no, fu disposto che fosse il Belpaese a occuparsi del giudizio (che poi fu di archiviazione).
Francesco Francioni, che risiedeva nel comune di Sovicille, ha studiato giurisprudenza all’Università di Firenze e all’Università di Harvard, dove ha conseguito un master nel 1968. È stato professore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Siena dal 1980 al 2003 dove ha diretto il Centro Internazionale Studi sulla Pace e la cattedra Jean Monnet in diritto europeo (1999-2003).
Dal 2003 è stato professore ordinario presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. I suoi primi contatti con il Patrimonio Mondiale risalgono al 1992, quando fu assunto dai governi italiano e francese per fornire consulenza legale sulla proposta di autonomia del nuovo Centro del Patrimonio Mondiale. Successivamente ha partecipato alle riunioni del Comitato del Patrimonio Mondiale dal 1993 al 1998 in qualità di consulente legale della delegazione italiana, ed è stato Presidente della 21a sessione del Comitato nel 1997 a Napoli. Durante il suo mandato, si è recato al Parco Nazionale Kakadu, in Australia, per valutare il potenziale impatto della miniera di Jabiluka sul sito Patrimonio dell’Umanità. Specialista in diritto dei beni culturali internazionali e dei diritti umani, Francesco Francioni è stato coinvolto in numerosi convegni culturali dell’UNESCO.
Ha svolto un ruolo di primo piano nella stesura del Secondo Protocollo alla Convenzione dell’Aia del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato. Ha inoltre presieduto l’incontro di esperti dell’UNESCO tenutosi a Torino nel 2001 per definire il concetto di patrimonio immateriale nella Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003. È stato un autore prolifico e ha pubblicato in particolare La Convenzione sul Patrimonio Mondiale del 1972: A Commentary (2008) e Enforcing International Cultural Heritage Law (2013), entrambi presso la Oxford University Press.
Il Rettore Roberto Di Pietra partecipa, a nome suo personale e della comunità accademica, al lutto per la grave perdita e ne ricorda le doti di docente e studioso innovatore, la dimensione internazionale ed il grande lustro dato dai suoi insegnamenti all’Università di Siena.
Le esequie si terranno nella giornata di lunedì in forma privata.