Sono stati entrambi condannati per omicidio colposo i due sanitari dell’ospedale le Scotte di Siena finiti a processo in relazione al caso della 38enne senese deceduta nel 2019, dopo 5 mesi di ricovero, a seguito di alcune conseguenze patite dopo un parto cesareo che dette alla luce una bambina. Il giudice Grandinetti ha scritto l’epilogo del lunghissimo processo condannando la ginecologa imputata a 2 anni e 9 mesi e l’anestesista a 3 anni. Pene decisamente inasprite rispetto alla richiesta della pm Valentina Magnini, che era stata di 8 mesi per entrambi.
Oltre a ciò il giudice ha disposto un risarcimento provvisionale per il danno morale da 1,4 milioni per il marito della donna e per i figli. Altri 100mila euro dovranno essere versati alla madre della 38enne, 90mila al padre, 80 mila alla sorella e 75mila alla cognata. Una vicenda dolorosa e toccante quella affrontata dal processo, divenuto a un certo punto un autentico rompicapo, tanto che sono stati interpellati ben 40 consulenti tecnici per ricostruire nel dettaglio la complessa materia. Secondo l’accusa la morte della mamma sarebbe addebitabile a una imperizia, e nello specifico una emorragia non trattata tempestivamente, tesi sempre rigettata dalle difese degli imputati le quali hanno sempre sostenuto come si siano verificati degli eventi avversi e inaspettati.
Il procedimento proseguirà in Appello, entro 90 giorni saranno pubblicate le motivazioni (in cui il giudice spiegherà come è giunto alla condanna) e saranno presentate le impugnazioni. La famiglia della 38enne è stata rappresentata in aula dall’avvocato Duccio Panti, gli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino e Francesco Maccari difendevano invece gli imputati.