Meeting europeo sulle nuove frontiere della ricerca e della clinica
Si terrà all’Università di Siena, dal 21 al 24 marzo, il congresso del Gruppo europeo di oncologia oculare, che si svolgerà insieme alla riunione annuale del Gruppo europeo del retinoblastoma: un’occasione che permetterà di riunire i massimi esperti internazionali sui temi dell’oncologia oculare, sia dal punto di vista clinico e terapeutico che dal punto di vista della ricerca scientifica. Un evento di grande attualità per gli sviluppi delle terapie conservative dei tumori intraoculari, e per gli ultimi aggiornamenti nel campo: per quanto riguarda la diagnostica, la tecnica del Neuroimaging, per quanto riguarda la terapia, le nuove tecniche chemioterapiche non per via endovenosa ma per vie locali, come la chemioterapia intraarteriosa, intravitreale e peribulbare.
“Siena è sempre stata all’avanguardia in questo tipo di terapie, seguendo attentamente ogni novità nel settore. Siamo il Centro con la maggiore esperienza in Europa in campo di chemioterapia intraarteriosa” dice la professoressa Doris Hadjistilianou, del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’Ateneo senese e responsabile del Centro di riferimento Retinoblastoma del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, che si occupa della diagnosi, della stadiazione e della terapia del retinoblastoma, il tumore maligno dell’occhio più frequente in età pediatrica. “Il nostro gruppo di lavoro – spiega la professoressa – è riconosciuto a livello internazionale per i risultati ottenuti nelle terapie conservative dei tumori intraoculari da oltre 30 anni, in questo settore dell’oftalmologia”.
Siena accoglie quest’ anno per ben 2 volte i massimi esperti di oncologia oculare: lo scorso dicembre ha riscosso grande successo la sesta edizione del “Ocular oncology day”, evento promosso e coltivato negli anni dalla professoressa Hadjistilianou, mentre nei prossimi giorni l’aula Magna dell’Università di Siena si prepara ad ospitare il doppio convegno sull’oncologia oculare e il retinoblastoma. In quattro intense giornate i partecipanti affronteranno i temi delle terapie conservative e non conservative, l’epigenetica del retinoblastoma e del melanoma intraoculare, le tecniche di diagnostica e di terapia e le ricerche più aggiornate nel campo. Un corso di Neuroimaging aprirà i lavori del congresso, a cura di docenti di due università “gemellate” sugli studi del retinoblastoma: Siena e Amsterdam.