Siena, Nancy Brilli porta in scena "L’Ebreo" di Gianni Clementi ai Rinnovati. L'intervista su Siena Tv

La storia è ambientata negli anni Cinquanta e segue le vicende di Marcello e Immacolata.

Di Simona Sassetti | 11 Gennaio 2025 alle 16:00

Al Teatro dei Rinnovati arriva “L’Ebreo”  che vedrà sul palco Nancy Brilli in una versione mai vista prima: “Sarò una cattiva”, racconta ai nostri microfoni. Lo spettacolo, all’interno del cartellone “Sipario Rosso” della stagione 2024/2025 dei Teatri di Siena, direzione artistica di Vincenzo Bocciarelli, sarà in scena questa sera alle 21 e domani alle 17.

La storia è ambientata negli anni Cinquanta e segue le vicende di Marcello Consalvi, ragioniere dall’oscura personalità e la moglie Immacolata, due dei fortunati beneficiari al quale il suo padrone ebreo ha intestato tutte le sue proprietà. La vita scorre nell’agio e nella serenità fino a quando, improvvisamente, dopo 13 anni, il vecchio proprietario torna nella loro vita, bussando alla porta. I due decidono di non aprire: devono pensare a una soluzione per non perdere tutto il loro sfarzo, per non tornare di nuovo all’ormai dimenticata vita di stenti e privazioni. Passano i giorni, ma il vecchio continua a bussare al portone. I due coniugi allora, ormai sull’orlo di una crisi di nervi, presi da un raptus incontrollabile, decidono che l’unico modo per porre fine al problema è eliminare il povero ebreo. Metteranno in moto questa macchina omicida, colpendolo alla testa e nascondendo il corpo esamine del vecchio sotto un tappeto. Ma il portone continuerà a bussare ancora e ancora: da quel momento, chiunque busserà all’uscio sarà per loro il fantasma del vecchio. Tutto questo li porterà alla follia.

Immacolata, il personaggio di Nancy Brilli, è “una donna mossa dai peggiori sentimenti: avida, invidiosa, egoista – racconta ai nostri microfoni-  violenta, una specie di Lady Macbeth che manovra gli uomini per raggiungere i propri obiettivi”. Quando il legittimo proprietario torna dalla deportazione, lei non ha alcuna intenzione di restituire ciò che non è suo, tanto da mettere in moto un piano diabolico.

Lo spettacolo, ricco di colpi di scena, riesce a divertire e creare suspence, regalare sentimenti di tenerezza e addirittura indignare, in una vera e propria ridda di emozioni verso un finale inatteso.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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