Il Siena Calcio, nell’ambito delle iniziative culturali ed educative legate alla squadra di calcio che milita in serie C e all’obiettivo di sviluppare un nuovo e coinvolgente approccio di vivere lo stadio, ha presentato questo pomeriggio il progetto “Il Nido della Robur”. Si tratta di un laboratorio ricreativo-pedagogico creato all’interno dello stadio “Franchi” (dietro alla Curva Guasparri), in collaborazione con la “The New Oxford-school”, attivo durante le partite casalinghe dei bianconeri. Il servizio sarà altamente professionale, in locali al chiuso e all’aperto, rivolto ai bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni, in cui sarà possibile giocare, divertirsi ed imparare l’inglese, con personale specializzato, attraverso molteplici attività.
Grazie a questa iniziativa il Siena Calcio ha deciso di riaprire la campagna abbonamenti per favorire la sottoscrizione del tagliando stagionale “Family”. Questa tessera, riservata a coppie con figli o nipoti, sarà allargato anche ai genitori separati che vogliono godersi la partita potendo contare su uno spazio culturale, ricreativo e sicuro dove accompagnare e lasciare i loro piccoli. L’intenzione, infatti, è quella di non far rinunciare il genitore alla partita di calcio e al tempo stesso di consentire ai piccoli di vivere una nuova esperienza ed opportunità di crescita. La Società del Siena, inoltre, ha deciso che “Il Nido della Robur” sarà aperto anche ai bambini delle squadre avversarie i quali, attraverso le prenotazioni dei genitori che potranno avvenire nella settimana che precede la partita, verranno accolti negli speciali locali per giocare e divertirsi con gli altri coetanei in un connubio di amicizia, svago e apprendimento.
“Il lavoro del Siena e della The New Oxford School – ha detto Alessandro Belli, vice presidente del Siena calcio – nasce dall’esigenza e la voglia di far diventare lo Stadio un luogo di accoglienza per tutti i componenti delle famiglie, dai più piccoli ai più grandi. L’obiettivo è dare la possibilità, alle coppie e ai single con figli, di godere una giornata di sport e contemporaneamente di dare l’opportunità ai piccoli di rimanere in un ulteriore luogo stimolante e formativo. Non un “baby parking”, ma un vero e proprio punto di aggregazione con funzione educativa e sociale senza mai mettere in secondo piano l’importanza della lingua inglese. Per la Società bianconera è un ulteriore incentivo alle coppie con figli piccoli di avvicinarsi alla squadra della città, a vivere lo stadio oltre la partita di calcio, stimolare la cultura sportiva di tutto il nucleo domestico partendo proprio dai bambini, ma soprattutto di unire le famiglie oltre la fede calcistica e l’evento prettamente agonistico” ha concluso Belli.
“Lo scopo è molteplice – sottolinea Orsola Maione della New Oxford School – Per la nostra scuola, grazie agli insegnanti e le educatrici di madre lingua, c’è la possibilità di avvicinare i fanciulli ai suoni nuovi di una lingua straniera con l’ausilio di canzoni, giochi, libri insegnando così i primi vocaboli e creare un’atmosfera familiare oltre ad appassionarli al nuovo modo di comunicare in maniera spontanea e naturale. Al tempo stesso, l’obiettivo per i bambini è prendere confidenza con l’inglese e abituarsi ai ritmi della lingua divertendosi con attività ludiche-didattiche. Ovviamente – ha evidenziato Maione – ricordando che siamo in uno stadio, durante una partita e che inevitabilmente il calcio e lo sport saranno al centro delle nostre iniziative. Il progetto si diversificherà in base all’età. A nostro avviso si tratta di una iniziativa importante che ci regala molto entusiasmo”.
Nel suo intervento, l’assessore allo sport Paolo Benini ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa che si lega alle altre iniziative di grande rilievo culturale e sportivo che la Società sta portando avanti dando così l’opportunità ai tifosi e alla città di iniziare a concepire e vivere lo stadio in modo moderno. In questo caso permettendo alle famiglie di trovare al “Franchi” un ambiente intimo anche per i figli.
La procedura di ingresso ed uscita dei bambini dal “Nido della Robur” è stata approvata dal Gos ed ha ottenuto il via libera anche dai Vigili del Fuoco. I bambini, una volta accolti nella struttura coperta di 50mq – predisposta all’interno dello stadio – oppure in uno spazio di 200mq all’aperto, saranno suddivisi per età, pre-scolare e scolare. Nel caso fossero presenti bambini con disabilità o provenienti da contesti familiari caratterizzati da fragilità saranno previsti operatori specifici che si dedicheranno al supporto e all’interazione con gli altri gruppi. L’accesso e l’uscita verranno scaglionate. I genitori, una volta entrati allo stadio, accompagneranno e riprenderanno i bambini alla struttura-asilo dove si troveranno sempre gli insegnanti in un luogo separato dall’area dove si svolgono le attività. Garantite le misure di triage sia per i bambini sia per gli operatori.
L’abbonamento che riguarderà coppie o genitori single con figli da 2 a 9 anni costerà 15 euro (per i due genitori o i due nonni) oppure 80 euro (per i single con figli). Chi invece intende acquistare i biglietti: 15 euro per genitori o nonni, 8 euro per single con figli.
Soddisfatto il presidente del Siena, Armen Gazaryan che ha dato il benvenuto all’iniziativa: “E’ un progetto formativo e molto bello che guarda al futuro. Ho due bambini di 5 anni e sabato li porterò al nostro Nido della Robur. Sono certo che questa opportunità diventerà un bel punto di riferimento per i nostri tifosi che hanno figli e nipoti”.