Siena, nei primi nove mesi del 2024 export da 3,5 miliardi di euro

A tirare le fila sono i comparti della farmaceutica, camperistica, agroalimentare e vino: i dati

Di Redazione | 13 Dicembre 2024 alle 18:30

Siena, nei primi nove mesi del 2024 export da 3,5 miliardi di euro

Il dato delle esportazioni della provincia di Siena del terzo trimestre 2024 (-12,4%) conferma il rallentamento evidenziato nel secondo trimestre (-9,1%), portando il bilancio dei primi nove mesi a circa 3,5 miliardi di euro, sostanzialmente invariato (-0,1%) rispetto allo stesso periodo del 2023.

“Nei primi nove mesi del 2024 si conferma il valore complessivo dell’export senese  rispetto al 2023  – sottolinea Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e di Unioncamere Toscana –  con il mantenimento del  quarto posto nella graduatoria regionale delle provincie più esportatrici, dietro a Firenze, Arezzo e Lucca.  L’ export della Toscana nei primi 9 mesi del 2024, a fronte di una contrazione nazionale del -0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 fa registrare una crescita del +11,7%. Il contributo senese alle esportazioni regionali è pari al 7,6% ma se allarghiamo l’ambito territoriale, sommando anche l’export di Arezzo, possiamo affermare che le esportazioni complessive delle imprese iscritte alla nostra Camera di Commercio contribuiscono con il 31 % al totale export della nostra regione. “

“Si confermano i prodotti farmaceutici – prosegue il Presidente Massimo Guasconi – come prima voce delle nostre esportazioni provinciali. Dopo la crescita del 27,5% registrata nei primi tre mesi dell’anno, nel secondo trimestre c’è stata una prima decisa battuta di arresto (-22,9%), a cui ha fatto seguito un ulteriore -28,7% nel terzo trimestre. I flussi verso l’estero dei primi nove mesi dell’anno si sono attestati quindi a circa 1,8 miliardi di Euro, in flessione del 10,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una dinamica che, pur in presenza di una crescita complessiva dell’export italiano di articoli farmaceutici ha fatto registrare contrazioni in alcune aree di produzione ben più gravi di quella senese come nel caso delle Marche (-75,2%). Per quanto concerne i mercati di destinazione, la Polonia riconquista la vetta della classifica con 425 milioni di euro nei primi nove mesi del 2004 (+6.9%) superando gli Stati Uniti che,  con 278 milioni di euro,  hanno una contrazione del -63,3%. L’Australia con una variazione sul 2023 del 468% ed un controvalore di 244 milioni di euro supera il Belgio, hub mondiale di distribuzione, che scende a 149 milioni di euro (-30.7%).  Da evidenziare il balzo in avanti del Vietnam che da 71.000 euro passa in un anno a 38 milioni di euro.”

“Nel comparto della camperistica, – prosegue Guasconi –  secondo settore di specializzazione dell’export senese, trovano al contrario conferma i segnali positivi già emersi nella parte iniziale dell’anno: al +27,9% registrato nei primi tre mesi hanno fatto seguito ulteriori crescite sia nel secondo trimestre (+15,6%) che nel terzo (+7,9%).  Il parziale dei primi nove mesi registra un export di circa 552 milioni di euro, superiore del 17,6% rispetto a quello del 2023. In crescita i principali mercati di riferimento: la Francia con 139 milioni di euro (+31,9%), il Regno Unito (+57,4%) con 67 milioni di euro e la Spagna (+48,4%) con 59 milioni di euro. In controtendenza invece il primo mercato di riferimento, la Germania che con 180 milioni di euro presenta una variazione negativa del 6,5% a dimostrazione delle difficoltà che sta attraversando uno dei partner commerciali più importanti per l’economia italiana. A tal proposito, per il futuro, dovremo tener conto dei segnali non propriamente positivi provenienti proprio dagli indicatori nazionali e dall’ instabilità del quadro politico ed economico internazionale. Le difficoltà del mercato interno con le incertezze sulla crescita del Pil nei prossimi trimestri, la produzione industriale che è in discesa da 21 mesi, il calo degli investimenti, il rallentamento delle esportazioni associato alle difficoltà economiche e politiche dell’Eurozona, le minacce di dazi e di barriere doganali nonché il protrarsi e l’allargamento dei conflitti in corso rappresentano elementi di forte preoccupazione per la crescita economica del nostro paese”.

“Altro settore rilevante per l’economia senese, è certamente il comparto agroalimentare –  commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio Marco Randellini –  Per l’export provinciale parliamo di 612 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, in cui il vino rappresenta la voce più importante. Per le etichette senesi, nei primi nove mesi del 2024, si è registrato un export complessivo di circa 367 milioni di euro, con crescita del 19,9% rispetto al 2023. Il primo mercato di destinazione è quello statunitense con 136 milioni di euro ed un +22,9% rispetto al 2023. Seguono il Canada con 50 milioni di euro ed un +105,7%, la Germania 35 milioni di euro (+25,3%) mentre la Gran Bretagna, dopo la crescita del 2023 rispetto all’anno precedente, fa registrare nuovamente, con 12 milioni di euro, una flessione negli acquisti del -22,3%. Da evidenziare come la crescita percentuale delle esportazioni senesi del settore sia ben superiore a quella della Toscana (+10,1%) ed a quella italiana +5,6%).  Anche in provincia di Siena, sia pure con fatturati minori rispetto a quelli delle altre province toscane si evidenziano difficoltà nell’export del settore moda: -8,4% abbigliamento, -26,2% pelletteria-calzature. Nel terzo trimestre 2024, a livello nazionale, nel settore moda (escludendo i cosiddetti collegati) la contrazione è stata del -5% con una perdita di 2 miliardi e 400 milioni di euro sui vari mercati internazionali, ad iniziare dalla Svizzera, il più importante hub per i gruppi del lusso. Ancora più grave la situazione in Toscana dove la contrazione è stata del -12,6% con una perdita di 1,3 miliardi euro, il 54% del totale nazionale. Una crisi che si sta caratterizzando come strutturale e che ha avuto come conseguenza immediata l’attivazione della possibilità di cassa integrazione in deroga per i dipendenti delle aziende del settore”.

Nei primi nove mesi risultano in crescita le esportazioni di: prodotti alimentari (+55,4), articoli in gomma e materie plastiche (+6,5%), altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (+11,3%), prodotti della metallurgia (+10,5%), macchinari (+1,1%) e mobili (+1,5%). In flessione legno e prodotti in legno (-11,8%), prodotti chimici (-25,4%), prodotti in metallo (-26,5%) e apparecchiature elettriche (-18,7%).

 

 

 



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