Siena, oggi sciopero del comparto scuola

USI e USB hanno proclamato uno sciopero che riguarda scuola, sanità e trasporti. Comitato dei Lavoratori della Scuola di Siena: "Il Covid ha aggravato una situazione pregressa"

Di Redazione | 25 Novembre 2020 alle 10:25

Siena, oggi sciopero del comparto scuola

Oggi, 25 novembre, USI e USB hanno proclamato uno sciopero che riguarda scuola, sanità e trasporti. La nota del Comitato dei Lavoratori della Scuola di Siena:

“Come gruppo di docenti, perciò, non possiamo esimerci dal partecipare e da prendere una posizione solidale nei confronti di azioni come queste che coinvolgono settori diversi ma ugualmente importanti per la vita dei cittadini, anche dei più giovani. I trasporti e la sanità, come la scuola pubblica, stanno subendo da anni smantellamenti e tagli di ogni tipo: personale e servizio carente, prezzi sempre più elevati, precarizzazione del lavoro sono solo alcuni aspetti che caratterizzano tutti questi ambiti, accomunandoli. Chi ne subisce le conseguenze sono i lavoratori e i cittadini a cui dovrebbero essere garantiti servizi efficienti e diritti (come quello alla salute e all’istruzione) sanciti dalla Costituzione”.

“Il Covid 19, perciò, ha “solo“ aggravato una situazione pregressa e governo e istituzioni non hanno investito in maniera adeguata -neanche in un momento di emergenza- in nessuno dei suddetti settori che si sono così trasformati in luoghi di trasmissione incontrollata del virus. Il personale sanitario, oltre alle pubbliche acclamazioni e ai vari epiteti nei titoli di giornali e telegiornali (“angeli“, “eroi“ e simili), non è stato né potenziato né stabilizzato (in alcuni casi non è stato neanche dotato dei dispositivi di sicurezza necessari). Nessuna misura davvero efficace è stata presa per la scuola: a settembre siamo rientrati, ma alle stesse condizioni di marzo: stesse aule, stesse classi pollaio, stesso personale (in gran parte precario), stessi bus. La chiusura è stata inevitabile a queste condizioni”.

“L’emergenza sanitaria ha mostrato palesemente i passi da fare per poter andare nella direzione di tutelare la salute di tutti, di garantire un’istruzione inclusiva e dei servizi sicuri: ovunque e in ogni settore sono sorte organizzazioni di lavoratori che hanno chiesto (e continuano a farlo) assunzioni stabili e finanziamenti per potenziare personale, servizi e spazi. Riteniamo pertanto giuste le rivendicazioni di questo sciopero che si muovono in questa direzione e che vanno oltre le faide tra sigle sindacali e il settarismo lavorativo: nessuno si salva da solo! Oggi più che mai è necessario garantire ovunque un impiego stabile e dignitoso (contro la privatizzazione, l’esternalizzazione e la precarizzazione) per far ripartire davvero il nostro Paese. Come Comitato, perciò, appoggiamo ogni azione vada nell’ottica di dare alla scuola ma anche alla sanità e ai trasporti la priorità che spetta loro per garantire a tutti salute, mobilità e istruzione”.



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