Presentato nella sala “Italo Calvino” del Santa Maria della Scala il talent di arti performative legate alla corporalità per giovani under 35, la cui esibizione finale avverrà durante il festival “Xenos” in programma dal 14 al 16 novembre all’interno del vecchio Spedale. Un’idea dell’assessore Micaela Papi che unisce Fondazione Santa Maria della Scala e Teatri di Siena. “Un’occasione da non perdere per artisti, professionisti e non che desiderano portare la propria arte su un vero palco – afferma Papi – . Potranno partecipare al talent giovani tra i 16 e i 35 anni che si esibiscono in arti legate alla corporalità. Gli artisti possono presentarsi sia da soli sia come parte di una compagnia, purché almeno un membro abbia meno di 35 anni”.
I giovani ammessi saranno chiamati a eseguire le loro performance in quindici minuti di fronte ad una giuria di esperti scelta proprio dall’amministrazione comunale e la stessa avrà facoltà di decretare i tre artisti più talentuosi che si esibiranno presso la sala “Italo Calvino” del Santa Maria della Scala nell’ultima giornata del festival Xenos. Saranno infine assegnati, sulla base della classifica che emergerà al termine dell’esibizione finale, dei premi. Al primo classificato un ingaggio all’interno delle programmazioni dei Teatri di Siena, al secondo classificato cinquecento euro, al terzo classificato quattrocento euro. “Una manifestazione attraverso la quale – aggiunge Papi – il Comune di Siena persegue la volontà di svolgere attività finalizzate alla crescita culturale, intellettuale e sociale dei cittadini, soprattutto giovani, valorizzando iniziative legate alla storia, al territorio, alla letteratura, all’arte, nell’ambito della musica, della danza e in generale dello spettacolo”.
L’obiettivo è valorizzare i giovani artisti e in generale ogni forma d’arte che renda visibile I’espressione del corpo. “Provo un grande interesse per la performance – spiega Cristiano Leone, presidente Fondazione Santa Maria della Scala-, perchè unisce le architetture monumentali, i capolavori pittorici del Santa Maria della Scala, agli artisti e al pubblico. Da quando siamo a Siena come Cda abbiamo sempre cercato di lanciare dei segnali di apertura alla città e non solo. Anche il nome del festival simboleggia questa apertura. Xenos vuol dire sia colui che ospita, sia lo straniero. La visione di saper accogliere lo straniero è intrinseca a Siena e si ritrova anche nel suo antico spedale”. Un’apertura che unisce anche i Teatri di Siena. “Un’occasione importante per i giovani artisti che mette in primo piano il corpo inteso come spettacolo e anche come centralità perfetta – conclude il direttore artistico dei Teatri di Siena Vincenco Bocciarelli – . In un’epoca in cui siamo storditi dagli iPhone questo riappropriarsi della consapevolezza del corpo è fondamentale”.