Arriverà col rito abbreviato il giudizio per il 36enne italiano che lo scorso 10 gennaio rapinò la farmacia Fiore, in centro a Siena, in pieno giorno, armato di siringa. L’uomo, sotto gli effetti di droghe e alcol, entrò nella farmacia e puntando la siringa a un dipendente si fece consegnare i 1000 euro dell’incasso di giornata, per poi dileguarsi. Dopo settimane di indagine il 36enne fu arrestato dai Carabinieri e posto in carcere, nell’indagine è poi finito anche un altro soggetto, presso il quale l’arrestato avrebbe dormito dopo il colpo.
Ieri era in aula davanti al giudice, scortato dagli agenti della Polizia Penitenziaria. Rifiutato il patteggiamento – difesa e pm avevano raggiunto l’accordo per una pena da 3 anni e 6 mesi – è stata invece accolta la richiesta per il rito abbreviato, condizionato all’esame dei risultati ematici del dna, per comprendere se il sangue trovato nella farmacia corrisponde a quello dell’uomo, e all’ascolto di un tecnico per quanto riguarda le immagini della videosorveglianza che sono state acquisite. La difesa del 36enne sostiene infatti che la persona pizzicata dagli occhi elettronici non sia l’accusato, che in quel momento sarebbe stato in un altro negozio.