La scommessa è fare della caffetteria interna al Santa Maria della Scala un punto di riferimento per i senesi. Ma non solo. Un’occasione per i turisti per unire la visita al complesso museale con un momento di pausa. Dopo la chiusura, avvenuta nel marzo 2020 a causa della pandemia da covid-19, la caffetteria del Santa Maria della Scala riapre al pubblico. E lo fa con Sigerico che il 10 febbraio ha preso in mano le attività di fabbrica. L’inaugurazione della caffetteria è fissata per venerdì 8 aprile alle 10 e segnerà un ulteriore step nel processo di gestione avviato dalla società partecipata interamente dal Comune di Siena. Una caffetteria aperta non solo a chi visita il complesso museale o a chi partecipa a convegni, simposi e mostre allestiti all’interno della struttura dell’ex ospedale cittadino ma anche alla città.
“Al momento si parte con due -tre persone – spiega Anna Claudia Bonifazi, direttore di Sigerico Spa – e in base a quella che sarà la domanda il loro numero potrebbe aumentare». I prezzi saranno quelli praticati negli altri bar del centro della città. Dunque una scommessa per portare i senesi all’interno del complesso museale e avvicinarli ad una struttura che ha rivestito un ruolo importante nella vita della città. I tavolini saranno allestiti su piazza del Duomo e successivamente sarà creato uno spazio all’interno della struttura. “Il bar all’interno del Santa Maria della Scala – spiega Massimo Castagnini, presidente Sigerico Spa – ha come obiettivo la valorizzazione del complesso museale e il completamento del servizio offerto al pubblico ma è anche una scommessa per trasformarlo in un punto di ritrovo per i senesi”.
“Nella caffetteria – prosegue Castagnini – si punterà, inoltre, sulla somministrazione di prodotti caratteristici della tradizione gastronomica senese, un aspetto importante per far conoscere la produzione locale e valorizzare le aziende del territorio”. I tavolini saranno allestiti all’esterno, su piazza del Duomo, in attesa di creare uno spazio all’interno del complesso del Santa Maria della Scala. “Questo comporterà – conclude Castagnini – lo studio di un nuovo percorso interno alla struttura museale. La nostra idea è di vitalizzare il complesso museale con attività ricreative sulla linea di quanto avviene nelle strutture museali europee”.