“Non vogliamo essere un quartiere di Serie B”. È questo il grido di rabbia lanciato dai residenti del quartiere Ruffolo alle porte di Siena. Una delle località residenziali particolarmente attiva e trafficata della città, luogo, per altro, dove hanno sede il Comando dei Vigili del Fuoco, il Dipartimento di Prevenzione della Asl e l’ARPAT di Siena. Uno snodo importante per le vicine Taverne d’Arbia e Arbia per raggiungere il capoluogo, ragione per cui molte auto percorrono la via principale del centro urbano, ma lo fanno ad alta velocità non rispettando affatto i limiti di 30 km/h fissati dal Comune. Una problematica che viene da lontano e che quotidianamente crea disagio e preoccupazione ai cittadini di Ruffolo, impensieriti anche per un banale attraversamento della strada.
“Non si riesce a vivere a pieno il quartiere, nemmeno per una passeggiata – racconta una residente, Caterina Anselmi- gli attraversamenti pedonali sono dietro le curve, siamo in difficoltà senza marciapiede, collegamenti con la ciclabile e l’erba alta. Servirebbe il controllo della velocità”
Mancano marciapiedi, l’erba è alta e non ci sono percorsi per raggiungere la pista ciclabile. Una serie di disservizi, legati al pericolo che costantemente i residenti vivono con l’alta velocità delle macchine che attraversano l’abitato, per cui la pazienza dei cittadini si sta esaurendo. Servono interventi urgenti da parte delle autorità e delle istituzioni che facciano la loro parte e che svolgano il ruolo di controllo che manca da tempo. “Speriamo che qualcosa si possa muovere, ci basterebbe qualcosa che ci permetta di uscire di casa tranquilli” prosegue la residente.