Siena: Santa Maria della Scala, l’arte per il benessere dei malati di Alzheimer

Il museo come luogo di cura grazie alle visite speciali con un educatore museale e un animatore geriatrico

Di Redazione | 21 Settembre 2023 alle 12:00

Siena: Santa Maria della Scala, l’arte per il benessere dei malati di Alzheimer

Il Santa Maria della Scala ritrova l’antica vocazione di luogo della cura della persona attraverso i capolavori custoditi all’interno del museo che diventano un’occasione di interazione per chi è affetto da Alzheimer.

Attraverso “L’abbraccio dell’arte”, titolo dell’iniziativa, i partecipanti compiono una vera e propria visita esperienziale in cui un team adeguatamente formato, composto da un educatore museale e un animatore geriatrico, si concentra su specifiche opere per interagire con gli speciali visitatori. Nell’incontro si annotano le sensazioni suscitate per creare un racconto – o una poesia – che riassume espressivamente l’esperienza vissuta.

Negli ultimi incontri gli anziani, ospiti delle strutture residenziali dell’Asp Città di Siena, hanno dialogato con le opere d’arte esposte all’interno della mostra “Raggioverde”, in particolare davanti ai dipinti di Francesco Zanatta e di Elena El Asmar che hanno dato l’occasione agli ospiti di poter esprimere le loro emozioni e raccontarle, trasformando la visita al Santa Maria della Scala in una vera e propria esperienza del qui e ora.

Gli appuntamenti. Il ciclo di visite L’abbraccio dell’arte fa parte del progetto “Musei e Alzheimer” della rete Musei Toscani per l’Alzheimer, che unisce le strutture sanitarie e i musei creando una rete capace di offrire un servizio rivolto ai visitatori con fragilità. I prossimi incontri al Santa Maria della Scala di Siena si terranno il 18 ottobre e 15 novembre 2023, e il 10 gennaio, 7 febbraio, 6 marzo, 10 aprile, 8 maggio e 12 giugno 2024.

Come partecipare. Per ogni incontro gli educatori del museo e gli animatori geriatrici della Asp Città di Siena selezionano, tra le collezioni permanenti e le mostre temporanee, le opere utili a sollecitare emozioni e stimolare la reminiscenza in quelle persone con la memoria più fragile. Attraverso la creazione di racconti e poesie nati dall’osservazione dell’arte, gli ospiti delle strutture hanno modo di provare esperienze multisensoriali che consentiranno di far vivere l’ambiente museale come uno spazio del benessere. Gli incontri sono aperti alla partecipazione al pubblico interessato sia delle strutture sia privati contattando la segreteria del Museo d’arte per bambini, aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 al numero 0577.534531 o scrivendo a [email protected]

Museo e Alzheimer. Il progetto “Museo e Alzheimer”, nato nel 2018, prevede la collaborazione tra educatori museali e animatori geriatrici per l’avviamento di attività diversificate in alcuni musei della città, con l’obiettivo di sviluppare un processo partecipativo che coinvolga le persone con Alzheimer e le persone a loro vicine. Il progetto nasce dalla collaborazione  fra la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e il Comune di Siena, il Sistema Museale Universitario e Università degli Studi di Siena, la Fondazione Musei Senesi e l’ASP Città di Siena (Campansi, Caccialupi, Villa Le Rose).

Gli obiettivi. “Museo e Alzheimer” è una risposta alla necessità per l’anziano di trovare un luogo dove potersi esprimere liberamente, senza preconcetti, in cui si possa vivere l’esperienza del qui e ora, particolarmente preziosa per chi deve fare i conti con la perdita dei propri ricordi. Per le persone con Alzheimer, troppo spesso isolate, l’ambiente museale può essere, attraverso azioni mirate, una corsia preferenziale per l’inclusione sociale attraverso l’accessibilità cognitiva e fisica. Le malattie degenerative possono modificare in profondità le relazioni sociali delle persone che ne sono affette, fino a rendere molto complesso il rapporto con amici e familiari. Solo un punto di vista modificato, un ambiente senza barriere cognitive, come può essere considerato il museo, può dar vita ad uno spazio in cui gli anziani con fragilità possano sentirsi parte attiva della società.



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