“Il Monte è tornato a fare il Monte. Questo è un auspicio, visto il suo recente passato e la sua gloriosa storia. La forza e il coraggio mostrati negli anni in cui il suo salvataggio non era scontato stanno oggi portando i frutti attesi. È doveroso ricordare come per primo, non senza critiche, proposi ai vecchi azionisti, in primis la Fondazione Mps, di aderire all’ultimo aumento di capitale. In passato, situazioni similari alle quali mi ero opposto, ma senza essere ascoltato, ne avevano determinato l’indebolimento. Questo ultimo passaggio ha consolidato il patrimonio, consentito l’ingresso di nuovi soci nella compagine societaria e permesso al governo di ridurre nel tempo la propria quota”
Il Vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli commenta positivamente l’operazione finanziaria che vede Mps lanciare un’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Mediobanca.
Se c’è un merito, va riconosciuto ai dipendenti, che non hanno mai mollato, dimostrando dedizione al lavoro e attaccamento all’azienda, guidati da un management che, negli ultimi anni, si è consolidato e ha reso la Banca solida e forte. La Banca si è progressivamente resa più “resistente” alle ingerenze politiche che, in passato, ne avevano causato crisi e ridimensionamento.
Da rappresentante istituzionale del territorio senese, quale Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, non posso che esprimere apprezzamento per la proposta di crescita avanzata in questi giorni. Un’operazione che, se andrà in porto, consoliderà Mps a livello nazionale come player bancario e finanziario, in grado di essere autonoma e forte anche in un contesto internazionale in costante cambiamento.
Dire che il Monte è tornato a fare il Monte non è retorica. Il Monte è emblema e simbolo della nostra città; la sua storia è legata a Siena e al nostro territorio da secoli. Compito di chi oggi gestisce la Banca è conservare questa tradizione, proiettandola nel futuro”.