Siena si mobilita contro l’approvazione della risoluzione Anti-gender del leghista Rossano Sasso. Domani alle 18.00 in Piazza Salimbeni si terrà un sit-in di protesta promosso da Tocca a Noi e Arcigay Siena – Movimento Pansessuale con la collaborazione di Arcigay Arezzo Chimera Arcobaleno, Famiglie Arcobaleno in Toscana, Agedo Firenze, Arci Siena, Anpi Siena, Non Una di Meno Siena, Atelier Vantaggio Donna, CGIL Siena, AUSER Siena, Pd Siena, Collettiva Frog, Movimento Elaga, Collettiva Cat, Conferenza Donne Dem, Archivio Udi, Centro culturale delle donne Mara Meoni, Livi, Corte di Miracoli, Donna Chiama Donna, Link Siena, Donna Amiata Val d’Orcia, per sostenere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
“Domani a Siena, così come in altre città d’Italia nonresteremo indifferenti alla deriva illiberale e antidemocratica dell’Italia al tempo del Governo Meloni – spiega ai nostri microfoni la presidente di Arcigay Natascia Maesi-. Scendiamo in piazza contro l’approvazione della risoluzione Sasso (Lega) che vieta l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, tacciandola di essere espressione di una fantomatica ed inesistente ideologia gender”.
Il sit-in coinvolgerà associazioni e collettive, insegnanti e comunità studentesca, forze progressiste ed esponenti delle istituzioni anche in tante altre città. Il messaggio è ovunque lo stesso: la scuola che libera tuttɜ è una scuola dove non c’è posto per i pregiudizi sessisti, razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti. È una scuola che si fa comunità educante e spazio sicuro per tutte le persone che la attraversano; una scuola che condanna e rifiuta l’odio e la discriminazione.
“Scendiamo in piazza anche per chiedere alle istituzioni di assumere un impegno concreto a sostegno dei progetti di educazione sessuale e affettiva nelle scuole che la risoluzione Sasso vuole mettere al bando, perché al contrario, rappresentano uno strumento indispensabile per la prevenzione e di contrasto al bullismo e alla violenza patriarcale, un presidio fondamentale per la tutela della salute riproduttiva e sessuale e per l’educazione al consenso – aggiunge – la risoluzione Sasso è solo l’anticamera di una legge anti-LGBTQIA+* che avvicina l’Italia a Paesi illiberali, antidemocratici e responsabili di numerose violazioni dei diritti umani come l’Ungheria di Orbán e la Russia di Putin. Ecco perché non possiamo stare a guardare, c’è bisogno di fare fronte unitario con quella maggioranza silenziosa che in questo momento non decide, ma sta dalla nostra parte. A tutte queste persone chiediamo di unirsi a noi e di non lasciarci sol3”.