Siena, se un viaggio in taxi diventa un’odissea. Il racconto di una cliente rimasta a piedi

La tratta Piazza Matteotti – Ospedale ha una tariffa fissa a prezzo conveniente, ma i mezzi non ci sono

Di Redazione | 6 Ottobre 2023 alle 19:00

Mentre fa discutere il provvedimento del Governo di concedere ai sindaci la possibilità di ampliare le licenze dei taxi, proprio da Siena la storia di chi un taxi l’ha cercato in tutti i modi senza riuscire a trovarlo. In due occasioni diverse e ravvicinate, entrambe per recarsi all’ospedale, e nonostante le innumerevoli chiamate e messaggi una tratta di pochi chilometri si è trasformata in una vera e propria Odissea.

“La mia Odissea è iniziata il 29 settembre quando alle 10.10 mi sono recata in Piazza Matteotti per prendere un taxi e recarmi all’ospedale per un intervento – racconta Sandra Cacciol – ma alle 10.40 al deposito di Taxi non ce n’erano. Ho chiamato il centralino e mi hanno detto che ne avrebbero cercato uno. Dopo altri 10 minuti ho richiamato perché mi hanno detto che avrebbero coperto la zona ma non era ancora arrivato. Insomma io mi sono ritrovata alle 10.50 a partire di corsa verso l’ospedale perché avevo un intervento importante alle 11”.

La signora Cacciol si è fatta a corsa fino al Ponte di Malizia dove è riuscita ad ottenere un passaggio da un mezzo di un’associazione di volontariato ed è giunta in ospedale in ritardo. Ma questo era solo l’inizio dell’Odissea.

“Il 5 ottobre – prosegue il racconto – dovevo recarmi nuovamente all’ospedale per fare la medicazione dopo l’intervento della settimana precedente e mi sono recata nuovamente in Piazza Matteotti per prendere un taxi, tutto questo alle 8 di mattina. Si è ripetuta la stessa cosa: taxi non ce n’erano. Alle 8.10 chiamo il centralino e mi dicono di spostarmi dal parcheggio di Piazza Matteotti perché non potevano mettermi anche la chiamata”

Tutto questo nonostante un accordo siglato dal consorzio dei tassisti con la precedente giunta comunale che prevederebbe Tariffe a prezzo fisso: da posteggio Matteotti a posteggio Scotte e viceversa 8,50 euro. Ma i conti non tornano.

“Da casa mia io mi reco qui in Piazza Matteotti proprio perché con soli 8,50 euro si dovrebbe arrivare all’ospedale ma invece mi è costato molto di più (11,90 euro ndr)”.

Morale della favola la signora Cacciol si è dovuta recare in via Camollia per prendere un taxi. E dopo essere riuscita finalmente ad arrivare a destinazione, oltre al danno la beffa.

“Non voleva che pagassi col bancomat perché lui il bancomat non ce l’aveva – racconta ancora la signora Cacciol -. Gli ho chiesto ‘Ma come non ce l’ha? Io come pago?’. Ha iniziato a farmi i problemi dicendomi che potevo fare un foglio ma io avevo la mano fasciata e non potevo neanche scrivere e le ho detto ‘Lo vede come sono ridotta? Come faccio a scrivere?’ In quel momento mi ha detto che avrebbe chiamato i Vigili e io gli ho risposto che nel torto era lui dato che io volevo pagare e non scappare”.

Cristian Lamorte



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