L’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ospita sette tra bambine e bambini ucraini, giunti in Italia insieme alle loro madri, grazie all’opera umanitaria della Caritas di Siena, insieme alle associazioni Congregazione Don Orione e Amici per la pelle. Mamme e bambini sono arrivati in pullman, dopo un viaggio di quattro giorni, che ha fatto tappa prima nel nord Italia, poi si è fermato a Siena per lasciare le sette mamme con i loro figli ed ha proseguito per Roma dove sono state accolti gli altri nuclei familiari. I professionisti dell’Aou Senese si sono messi a disposizione per accertamenti e visite specialistiche: i sette bambini che sono stati accolti a Siena sono affetti da patologie e disabilità diagnosticate in Ucraina e sono stati visitati negli ambulatori della UOC Pediatria diretta dal professor Salvatore Grosso, all’interno del Dipartimento della Donna e dei Bambini diretto dal professor Mario Messina. Accompagnati dell’équipe della Caritas di Siena, i giovani pazienti sono stati accolti anche dal direttore generale dell’Aou Senese, il professor Antonio Barretta.
«Accogliere significa farsi carico di qualsiasi esigenza quotidiana di chi ne ha bisogno – commenta Don Vittorio Giglio, responsabile della comunicazione dell’Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino -. È un lavoro di rete che vede attivi diversi protagonisti, sia dell’Arcidiocesi e della Caritas, ma anche della società civile e degli enti pubblici come l’Aou Senese. Per questo il nostro ringraziamento va a tutti loro: perché tutti si sono messi subito a disposizione per far sentire il calore dell’accoglienza a chi ha dovuto lasciare famiglie e affetti, fuggendo dalla propria terra d’origine».
«Questi bambini sono arrivati a Siena nel giro di pochissimo tempo, attraverso il cordone umanitario organizzato della Congregazione Don Orione, con cui la Caritas di Siena collabora in questo periodo di guerra – racconta Anna Ferretti dell’équipe Caritas Siena -. Sono tutti bambini che necessitano di assistenza e di una valutazione diagnostica molto attenta. Per questo – aggiunge Ferretti -, ringraziamo l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese per essersi prontamente messa a disposizione di questi bambini e delle loro mamme che, in alcuni casi, hanno lasciato gli altri figli e i mariti in Ucraina».
«Nel momento del bisogno bisogna dare una mano e supportare chi è in difficoltà – ha detto il professor Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese -. Come ospedale ci occupiamo di assistere chi è in difficoltà e semplicemente abbiamo fatto il nostro dovere. Per questo ringrazio i nostri professionisti per l’immediata disponibilità dimostrata in maniera pronta e tempestiva».
«Abbiamo riservato uno spazio specifico per questi bambini – spiega il professor Salvatore Grosso, direttore della Pediatria dell’Aou Senese -: abbiamo avviato un iter diagnostico specifico per ogni caso per poi improntare una strategia terapeutica. Come struttura siamo molto felici di poter dare una mano a questi giovani pazienti, già sfortunati a causa della loro patologia oltre che per il fatto di essere stati costretti a cercare cure e assistenze lontano dalle loro case».