Siena, solidarietà a Km 0. Al mercato di filiera corta raccolta fondi per lavoratori Beko

La storia di Alessio e dei suoi clienti. Il venditore di frutta e verdura: “Un piccolo gesto per dimostrare vicinanza”

Di Cristian Lamorte | 17 Gennaio 2025 alle 18:01

Anche la solidarietà è a chilometro zero. Ed ecco che tra una cassetta di verdura e una di frutta ne è spuntata una per sostenere i lavoratori di Beko che da settimane portano avanti il presidio e la protesta contro l’annunciata chiusura dell’azienda. Il gesto, tanto semplice quanto efficace, nasce nel mercato di filiera corta dei prodotti agricoli che si tiene a la Lizza ogni venerdì ed è il frutto, è proprio il caso di dirlo, dell’idea nata da Alessio, venditore ambulante, condivisa con i propri clienti. Un’idea dolce come una fragola fuori stagione, un seme piantato nella terra della speranza.

Venerdì scorso ho portato ai lavoratori una cassettina di frutta e parlando con loro la situazione mi ha molto colpito – racconta Alessio -. Siccome c’è un gruppo whatsapp con i miei clienti, con i quali ho un bel rapporto, ne ho parlato con loro e hanno subito appoggiato questa mia idea. Alla fine un piccolo gesto, senza cose eclatanti. Un pensiero a loro che purtroppo stanno attraversando un momento difficile. Mi dicevano che sono più di 300 persone e la cosa che più mi ha colpito è che tra loro ci sono anche moglie e marito. Vedo una cosa abbastanza complicata, grave, mi dispiace. Noi nel nostro piccolo si cerca di aiutare con questo piccolo gesto, per fargli capire che siamo vicino. Mi piacerebbe che ci fosse qualcuno di loro, quando vogliono, qui al banco per parlare e sensibilizzare la gente. Perché una voce si unisce, poi un’altra, un’altra ancora e una singola voce comincia a diventare un coro, diventa più forte”.

Qual è la risposta dei clienti?

Sono rimasti tutti molto contenti. Il merito mio è solo l’aver dato il là, poi sono loro che rispondono. Alla gente piace molto la solidarietà diretta, è una filiera corta anche in questo senso”.

 

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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