Siena, storie da un quaderno all’ingresso dell’ambulatorio: speranza a penna contro un tumore

Il caso dell’agopuntura all’ospedale Le Scotte di Siena, i tanti grazie delle pazienti

Di Cristian Lamorte | 18 Febbraio 2025 alle 13:00

Ci sono storie di malasanità che troppo spesso occupano le prime pagine dei giornali. Poi ci sono le storie di buona sanità che rischiano di cadere nell’oblio e che invece andrebbero raccontate per infondere fiducia e speranza in chi affronta un percorso di cura difficile e doloroso. Quelle storie di buona sanità che non occupano le prime pagine dei giornali ma che è possibile scovare nelle pagine di un quaderno. Pensieri e parole vergate a penna in quel quaderno all’ingresso di un ambulatorio; l’ambulatorio di agopuntura all’ospedale Le Scotte di Siena rivolto principalmente alle pazienti affette da un tumore alla mammella.

“Il calore e l’umanità che si percepisce ad ogni seduta ci serve per andare avanti, è un aiuto che non si trova molto spesso altrove” si legge in una di quelle tante pagine di quaderno.

C’è poi chi si è sentito in dovere di inviare una comunicazione ufficiale ai vertici dell’azienda ospedaliera per ribadire: “Mi ha colpito profondamente la cura, l’attenzione al dettaglio e la capacità di ascoltare con empatia del Dott. Levy, creando un ambiente di totale fiducia e serenità. Grazie alla sua esperienza e dedizione, sono riuscita a sentirmi meglio e a ritrovare un equilibrio che pensavo perduto”.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese ha attivato dal 2019 un ambulatorio di agopuntura dedicato in primis proprio alle pazienti che si erano ammalate di tumore alla mammella. Il percorso di cure dopo l’intervento non è mai semplice, il fisico è modificato, come ognuno sa, le cure sono invasive e modificano lo stato di salute in maniera significativa. La terapia di agopuntura aiuta a migliorare lo stato di benessere generale, diminuisce la nausea dopo la chemio, i dolori diffusi, le vampate di calore e l’insonnia. Senza il dolore aumenta la fiducia di potercela fare e si riesce ad avere una qualità della vita migliore.

C’è poi l’umanità, quella del dottor Levy, che punge più di ogni ago ogni nervo sensibile, ogni più recondito desiderio di farcela, di sconfiggere il male. Dove la terapia non era riuscita ad alleviare la sintomatologia è riuscito il dott. Levy, sia nel caso di problemi post operatori, spalle bloccate dopo la mastectomia, emicranie ricorrenti e altri effetti collaterali dovuti alla terapia antitumorale.

Ci sono storie di malasanità che troppo spesso occupano le prime pagine di giornali. Ci sono storie poi che nascono dal bisogno di raccontarsi, di dire grazie, di sentirsi forti di fronte al dolore, di non sentirsi sopraffatti da un futuro che sembra impossibile. Queste di storie sono vergate a penna in un quaderno fuori dall’ambulatorio di agopuntura dell’ospedale Le Scotte di Siena. Sono storie da raccontare.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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