Insieme alla colossale mostra “Siena: La grande stagione della pittura, 1300–1350” in programma al Metropolitan Museum, a New York è arrivato anche il progetto di promozione turistica e marketing territoriale dal titolo “Siena: The Heart of Tuscany”. Un progetto ideato e messo a terra a quattro mani da Roberto Bechi e Roberto Guiggiani che ha catturato l’attenzione d’oltreoceano tanto che questa nuova idea di fare turismo verrà presentata domani pomeriggio alla Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University.
“Domani abbiamo un appuntamento a Casa Italiana qui a New York – racconta Roberto Bechi, uno degli ideatori del progetto, guida turistica e tour operator -, grazie anche al professore Eugenio Refini (docente di letteratura italiana alla New York University Art & Sciences) che ci ha ospitato. Insieme a Roberto Guiggiani e ad altri speakers noi faremo un excursus non solo sulla mostra Siena: The Rise of Painting, 1300-1350, che sta terminando, ma parleremo della Siena di ieri e della Siena di oggi. Quindi la Siena del Trecento quindi contestualizzeremo e andremo a verificare se anche oggi abbiamo la possibilità di avere un “nuovo Umanesimo” e un nuovo modo di viaggiare e di fare le esperienze di vita non solo come turisti ma come viaggiatori”.
“Il nostro progetto vuole introdurre un elemento nuovo: non puntiamo sulla quantità – spiega Roberto Guiggiani, l’altro ideatore del progetto, docente di evoluzione dei mercati turistici alla Fondazione Campus -. I flussi turistici sono già consistenti dagli Stati Uniti, noi puntiamo sulla profilazione, sulla segmentazione, sul creare proposte specifiche personalizzate per differenti tipi di turisti che vogliono essere anche viaggiatori. Vogliamo dare informazioni, opportunità, servizi, perché scoprano come mai Siena è davvero il cuore della Toscana, il punto di partenza per esplorare un territorio molto più vasto e che offre tantissime cose, spesso poco conosciute”.
Un’opportunità per raccontare e presentare le ragioni per cui la provincia di Siena con la sua arte, la storia, la cultura, i quattro siti Unesco e le eccellenze enogastronomiche sia davvero il cuore della Toscana, come suggerisce il titolo del progetto. Un’occasione che può davvero aprire molte strade.
“Io mi aspetto un ponte fra i due mondi – chiosa Roberto Bechi -. In un momento storico dove ci sono guerre, ci sono dispute commerciali, noi vogliamo creare un ponte culturale che riesca ad essere un ponte che resista”. “Vogliamo suscitare tanta curiosità – chiude Roberto Guiggiani -. Tutti pensano di conoscere Siena, di conoscere il suo territorio. In realtà spesso conoscono una piccola percentuale della bellezza del patrimonio che siamo in grado di offrire”.