Siena, torna nel prossimo fine settimana la 33ª edizione delle Giornate FAI di Primavera

I visitatori senesi potranno vedere due importanti edifici a San Quirico d’Orcia: il Palazzo Lemmi Cospi Billò e il Convento dei Cappuccini

Di Redazione | 20 Marzo 2025 alle 9:30

Siena, torna nel prossimo fine settimana la 33ª edizione delle Giornate FAI di Primavera

Sabato 22 e domenica 23 marzo torna la 33ª edizione delle Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dalFAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.

Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli-che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali- oltre 13 milioni di visitatori, 16.290 luoghi aperti in oltre 7.000 città in 32 edizioni – con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.

Le Giornate FAI rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero. Un percorso di cittadinanza che coinvolge istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che, in numero sempre maggiore, vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale, con un unico obiettivo: riconoscere il valore del nostro patrimonio culturale e con esso la nostra identità di cittadini europei.

Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). Partecipare alla visita con una donazione significa sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione.Ogni Iscritto al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potrà beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture dedicate. Sottoscrivere la tessera FAI significa diventare parte di un grande progetto e rappresenta un atto d’amore per l’Italia.
Inoltre, fino al 30 marzo 2025 si potrà sostenere la missione del FAI donando con un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da Convergenze e PosteMobile.

La Delegazione Fai di Siena quest’anno, grazie all’eccezionale disponibilità della famiglia Brunelli, erede della casata Lemmi di Montegabbione, offre ai visitatori la visione di due importanti edifici a San Quirico d’Orcia: il Palazzo Lemmi Cospi Billò e il Convento dei Cappuccini.

Palazzo Lemmi Cospi Billò è un antico Palazzo sito nel cuore di San Quirico d’Orcia di fronte alla Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta.

Dalla fine del 1700, il Palazzo è della famiglia Lemmi di Montegabbione, potenti proprietari di latifondi in Val d’Orcia. I Lemmi provengono nel 1600 dall’Umbria di Montegabbione, Carnaiola, Parrano, Monteleone e Ficulle, dove la famiglia possedeva quattordici mila ettari di terreno e numerosi immobili, tra palazzi, castelli e case di campagna.All’inizio dell’800, imparentandosi con alcune famiglie del senese, tra cui i Filugelli, i Verdiani Bandi, i Meoni e i Cospi Billò, allargano il loro patrimonio in Val d’Orcia, ereditando e acquisendo notevoli patrimoni di diverso genere, tra cui anche il borgo delle Briccole, il complesso di Vitaleta, il Convento dei Cappuccini, Sarna, diversi altri poderi e centinaia di ettari in Val d’Orcia.
In tal modo, Palazzo Lemmi a San Quirico D’Orcia diventa sia la residenza estiva di Teresa Cospi Billò con la figlia Camilla Meoni e suo marito Achille Lemmi (importante imprenditore agricolo e industriale che aveva fondato “Le Officine Meccaniche Umbre”, storica industria meccanica per i treni), sia la sede aziendale delle attività agricole della famiglia Lemmi in Val d’Orcia, ricondotte sotto il nome “Le Briccole”. All’inizio del 1900, la primogenita Raffaella Lemmi eredita quindi dal padre Achille il Palazzo Lemmi, che diventa sia il riferimento abitativo di Raffaella con il marito, il prof Giulio Menesini e i figli Maria Giulia, Paola e Vittorio, sia il fulcro dell’azienda Lemmi Menesini in Val d’Orcia.
L’erede di Raffaella Lemmi di Montegabbione è il nipote Alberto Brunelli, figlio di Donna Paola Menesini e Ferdinando Brunelli, che sta adesso ultimando i lavori di risanamento e restauro conservativo per farne una dimora ricettiva di alto livello. Dopo anni di chiusura, il raffinato restauro viene mostrato in esclusiva assoluta, prima della sua riapertura ufficiale, agli ospiti del FAI.

Palazzo Lemmi Cospi Billò è adesso costituito da due edifici, entrambi proprio di fronte alla Collegiata e con un giardino interno realizzato nei secoli per consentire un’area di difesa alle mura castellane di San Quirico d’Orcia che sorgono proprio davanti allo spazio aperto. Il medesimo giardino è sovrastato a sinistra da un alto muraglione ed è dominato da un antico noce e da un cipresso secolare.

Il convento dei Cappuccini di San Quirico d’Orcia, con origini duecentesche come Chiesa, fu fondato ufficialmente nel 1591, con la Chiesa dedicata a San Sebastiano consacrata poi il 18 settembre del 1614 dal vescovo di Pienza, Gioia Dragomanni.
All’interno del Convento, nel refettorio, è presente l’affresco del 1700 assegnato ad Apollonio Nasini, mentre nella Chiesa sono stati di recente riportati i due quadri originali, che erano stati salvati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e riposti a Palazzo Lemmi Cospi Billò: l’Incontro di San Domenico e San Francesco di Giovan Battista Paggi e la Madonna col Bambino tra i Santi Antonio Abate, Simonino di Trento, Francesco e Sebastiano attribuita a Jacopo Chimenti detto l’Empoli.


Il Convento rimase di proprietà dei Cappuccini fino ad inizio del 1800, per poi passare alla famiglia Lemmi di Montegabbione, diventando una delle proprietà costituenti il gigantesco patrimonio dei Lemmi in Val d’Orcia e in Umbria. Vent’anni fa, la famiglia Brunelli, con un team di professionisti, ha attentamente restaurato il Convento, il suo imponente recinto murario e il giardino di un ettaro mantenendo la storica conformazione, valorizzando le forme architettoniche del passato e sviluppando l’attualità del complesso senza alterare la divisione degli spazi. Il complesso viene generosamente messo a disposizione dai proprietari per i soli Soci FAI.

Il Convento dei Cappuccini e Palazzo Lemmi sono stati lo scenario del racconto della vita di Donna Paola Menesini Brunelli, nello spettacolo teatrale Ho amato tutto con Paola Pitagora, in tournée in Italia e in estate di nuovo in Umbria e in Toscana

Oltre che presso questi due importanti luoghi, i volontari FAI saranno presenti anche nel borgo di Vignoni, piccolo centro che domina la Val d’Orcia che offre scorci paesaggistici mozzafiato.
Grazie al supporto del Gruppo Trekking Senese, sarà possibile salire esclusivamente a piedida Bagno Vignoni in un percorso nella natura che verrà svolto dai visitatori in autonomia.

Gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Istruzione Superiore Valdichiana contribuiranno alla valorizzazione dei luoghi aperti mettendosi a disposizione dei visitatori, così come i tanti volontari FAI che ogni anno danno con grande passione il proprio contributo alla buona riuscita delle Giornate FAI di Primavera.

Le Giornate FAI di Primavera 2025 della Delegazione FAI di Siena sono realizzate con la collaborazione del Comune di San Quirico d’Orcia, di Alberto Brunelli, proprietario di PalazzoLemmi Cospi Billò e del Convento dei Cappuccini, della Pia Associazione di Misericordia di San Quirico d’Orcia, che apre eccezionalmente la Chiesa della sua Compagnia, di Don Pier Luigi Colleoni, parroco della Collegiata e del Gruppo Trekking Senese.

Orario per le visite sabato 22 e domenica 23 marzo 2025:
Palazzo Lemmi Cospi Billò
Sabato ore 10.00-12.00 e 14.30-17.00 (ultimo ingresso alle ore 16.30)
Domenica ore 10.00-12.00 e 14.30-17.00 (ultimo ingresso alle ore 16.30)

Convento dei Cappuccini (Solo per i soci FAI e per chi si iscrive in loco)
divieto di raggiungere il luogo in auto per assenza di parcheggio; raggiungibile facilmente a piedi partendo dal centro di San Quirico d’ Orcia.
Sabato ore 10.00-12.00 e 14.30-17.00 (ultimo ingresso alle ore 16.30)
Domenica ore 10.00-12.00 e 14.30-17.00 (ultimo ingresso alle ore 16.30)

Vignoni (divieto di raggiungere il luogo in auto; lunghezza del percorso: 1,7 km; presenza in loco del Gruppo Trekking Senese per supporto e informazioni dalle ore 10.00 alle ore 17.00).

Si consiglia sempre di consultare il sito per eventuali aggiornamenti.

Elenco dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione all’evento su: www.giornatefai.it



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