Cuccioli di labrador venduti online, ma erano truffe: i cani in realtà non erano di razza e venivano consegnati in pessime condizioni di salute, e a volte nemmeno, nonostante il pagamento degli acconti, anche di 400 euro. Per questo un 61enne è sotto processo per truffa e abbandono di animali, col Tribunale di Siena che si esprimerà sul caso nel febbraio 2025. L’indagine è partita a seguito delle denunce dei raggirati: numerosi i casi emersi durante il processo. Uno dei querelanti ha raccontato di aver incontrato il venditore di persona e di aver ricevuto il cane, che visibilmente non stava bene e non era sverminato, all’interno di una busta della spesa. Alla richiesta di sottoporlo a una visita, l’uomo si sarebbe rifiutato, e non avrebbe restituito l’acconto.
Un altro acquirente, dopo aver preso in consegna un cucciolo anch’esso apparso sofferente, ha deciso di accudirlo ma l’animale, epilettico, è morto pochi giorni dopo per una infezione probabilmente causata dal fatto che non era stato vaccinato ed era stato tolto troppo presto dalla madre. Infine un altro querelante, dopo aver versato l’acconto, non ha mai visto il cane. Non solo: durante un blitz dei Carabinieri Forestali nell’abitazione dell’imputato, sarebbero stati trovati due cani rinchiusi dentro una stanza, in precarie condizioni igieniche e di salute.