Siena, tutto pronto per la Strade Bianche: maltempo incombe ma può rendere più epica la corsa

La grande gara vedrà aumentati chilometraggio e settori di sterrato (215 km con 15 settori per 71 km di strade bianche) grazie all'introduzione di un circuito finale da ripetere due volte per permettere al pubblico di assistere a più passaggi dei corridori.

Di Cristian Lamorte | 1 Marzo 2024 alle 19:45

Tutto è pronto per ‘La classica del nord più a sud d’Europa’ che vedrà aumentati chilometraggio e settori di sterrato (215 km con 15 settori per 71 km di strade bianche) grazie all’introduzione di un circuito finale da ripetere due volte per permettere al pubblico di assistere a più passaggi dei corridori. Torna la gara ciclistica Strade Bianche a Siena con partenza e arrivo in piazza del Campo. Al via una parata di stelle delle due ruote si per la gara maschile che per quella femminile. Per poi lasciare spazio la domenica, come di consueto, alla Gran fondo riservata ai dilettanti. Ma sulla due giorni dedicata alla bicicletta incombe il maltempo che potrebbe però rendere più epica la corsa dei professionisti.

“Una manifestazione che vuole diventare monumento del ciclismo mondiale – affema Mauro Vegni direttore di Rcs – deve avere un chilometraggio adeguato, il maltempo occupa un posto di privilegio, può determinare il vincitore finale, domani avremo il problema del fango, ma è l’epica del ciclismo, serve anche questo”.

“Non solo sport, ma opportunità per ristoratori, alberghi, commercianti – sottolinea l’assessore allo sport Lorenzo Lorè – il maltempo? Rcs e macchina comunale sono organizzate, Strade Bianche bagnata, Strade Bianche fortunata”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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