In seguito alla precisazione da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese dopo il nostro articolo di ieri sui disagi al Pronto Soccorso, sono costretto ad intervenire come direttore della testata giornalistica visto che la mail dell’azienda sanitaria riporta addirittura la parola “Fake news”, insinuando che la nostra testata non avrebbe verificato la notizia. E’ assolutamente inusuale che un ufficio stampa definisca “fake news” il documentato racconto di un cittadino su quanto gli è accaduto al Pronto Soccorso. La sanità può migliorare solo se recepisce le segnalazioni dei cittadini, non se le cataloga come “fake news”. Appare per questo incredibile che per la comunicazione istituzionale del più importante presidio sanitario senese, dare voce ai disagi di un cittadino sarebbe una “fake news”. Un modo quanto meno inconsueto per intendere non tanto i rapporti con gli organi di stampa ma quanto quelli con i cittadini.
Ieri abbiamo ricevuto una segnalazione e abbiamo verificato direttamente con la fonte – appunto un cittadino – che ha dato la sua versione dei disagi subiti. Questo abbiamo fatto. Allo stesso tempo, nel rispetto del nostro lavoro giornalistico, abbiamo pubblicato la versione dell’azienda ospedaliera, mettendola on line poco dopo. Tutte le persone che sono dovute ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, e che hanno avuto dei disagi, capiranno bene dove sta la differenza tra fake news e accettare, invece, come “buona news” solo quella dell’istituzione sanitaria. Da parte nostra siamo certi di aver fatto il nostro lavoro, verificando la notizia dei disagi conseguenti ad una lunga attesa. Non accettiamo lezioni su come fare il nostro lavoro.
Il Direttore responsabile
Matteo Borsi