Galeotto fu il sostegno esplicito al candidato sindaco Massimo Castagnini. E’ stato l’endorsement dell’attuale primo cittadino Luigi De Mossi in favore dell’ex presidente di Sigerico ad innescare una reazione a catena di stilettate a distanza tra forze politiche e partiti. Dopo la presentazione del programma elettorale di Castagnini alla presenza di De Mossi e Scaramelli, il centrodestra è passato all’attacco del sindaco con un documento unitario dove si legge: “può fare legittimamente quello che vuole ma è necessario fare ordine: De Mossi si è schierato con un partito politico ben preciso, Italia Viva, che è all’opposizione del Governo Meloni, virando così a sinistra. Abbiamo quindi compreso perché ha deciso di non ricandidarsi, dato che ha scelto di aderire a uno schieramento politico ben preciso, antitetico al centrodestra e all’opposizione del governo”. “Prendiamo atto e ci rammarichiamo della scelta di De Mossi, che però è una scelta deludente e che ci amareggia” tuonano Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Bisognerà attendere per vedere quali saranno le ripercussioni ora a palazzo pubblico di una maggioranza che, in tempi non sospetti, ha garantito l’appoggio al sindaco.
Non c’è stato invece bisogno di attendere per la replica di De Mossi che in una nota sottolinea: “Al di là della politica io sono un uomo libero, faccio scelte che penso vadano nell’interesse della mia comunità e continuerò a farle fino al mio ultimo giorno da sindaco. Alle forze di centrodestra voglio ricordare che sono stato proprio io a farmi da parte nello sforzo di rasserenare un clima che si era inutilmente innervosito”. Non è rimasta a guardare neppure la coalizione di centrosinistra a sostegno della candidata sindaca Anna Ferretti che in una nota scrive “Occorre fare chiarezza di fronte alla dichiarazione propagandistica dei partiti della Destra a sostegno di Nicoletta Fabio, secondo cui De Mossi avrebbe virato verso il Centrosinistra con la candidatura di Castagnini e l’accordo con Scaramelli di Italia Viva. Le scelte di quest’ultimo, fra l’altro, sono in antitesi sia con il governo della Regione Toscana che con il progetto federativo con Azione e non sono certo sufficienti a dare una patente di Centrosinistra a Castagnini ed i suoi”.
La corsa alla poltrona di sindaco ha un’altra pretendente ed è col marchio 5 stelle. Almeno così lei auspica. Perchè prima di candidarsi Elena Boldrini dovrà passare dalla piattaforma, ovvero lo strumento di “democrazia partecipata” cara ai pentastellati. Qui, se sarà dato l’ok, potranno candidarsi spontaneamente alla lista gli iscritti alla piattaforma. Intanto questa mattina Boldrini ha allestito un gazebo per dare un segnale di vita al movimento che a Siena fatica a prendere forma. Eppure in Piazza Gramsci si sono fermati in molti a chiedere informazioni in vista delle urne e per iscriversi ai gruppi territoriali. Sarà la piattaforma a decidere.
Cristian Lamorte