Si tinge di rosa il primo appuntamento divulgativo del 2025 dell’Archivio di Stato di Siena con la presentazione del volume dal titolo “Vite, carte, memorie. Archivi di donne in Toscana”.
Un libro di raccolta di fonti e di documenti di archivio curato a otto mani da Rosalia Manno, Aurora Savelli, Anna Scattigno e Monica Valentini che riporta le storie di grandi donne toscane che hanno segnato la storia. Intellettuali che hanno conservato e organizzato le proprie carte ritenendole meritevoli di memoria tanto da aver scelto di custodirle in archivi pubblici o privati accessibili a tutti.
“Cominciamo con questo appuntamento proprio dedicato al femminile le nostre attività di valorizzazione per il 2025 – spiega la Direttrice dell’Archivio di Stato di Siena Cinzia Cardinali -. In questa occasione siamo padroni di casa in relazione ai nostri compiti istituzionali, ma abbiamo attivato una collaborazione con il Centro Mara Meoni e con l’Associazione Contini, per cui collaboriamo anche noi alla conoscenza di archivi di donne”.
“È il primo di una serie di volumi che tratteranno di archivi di donne in Toscana – spiega la co-curatrice del volume Aurora Savelli -. Abbiamo cercato di intrecciare archivi, carte e biografie di donne molto note come Oriana Fallaci o Rossana Rossanda, a figure meno note come Gina Gennai, una scrittrice e poetessa di San Gimignano. Anche la nostra Siena è rappresentata da Bruna Talluri a cui abbiamo intitolato il pezzo “Partigiana per sempre””.
Il volume raccoglie i contributi presentati in alcuni incontri promossi dall’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi” che ha sostenuto questo importante lavoro di memoria.
“Il nostro fine è cercare di valorizzare i loro archivi – afferma Carla Zarrilli, presidente dell’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne -. Perché la cosa particolare di queste figure di donna è che hanno dato giustamente importanza alle loro carte e quindi hanno deciso in vita o con lascito testamentario di lasciarle ad istituzioni pubbliche o private. E quindi questo significa che una donna ha la consapevolezza dell’importanza della sua attività e l’archivio delle carte sono il modo perché questo lascito resti nel tempo”.