Sigle sindacali su Mps: "Il Governo deve fare un passo indietro"

Di Redazione | 16 Settembre 2016 alle 9:46

Sigle sindacali su Mps: "Il Governo deve fare un passo indietro"

“Fare un passo indietro dall’ingerenza nelle banche”

Il giorno dopo le dimissioni del presidente di Mps Massimo Tononi, i sindacati hanno chiesto al Governo di “fare un passo indietro dall’ingerenza nelle banche”. A prendere parola sono stati direttamente i segretari della Cgil, Susanna Camusso, della Cisl, Annamaria Furlan, e della della Uil, Carmelo Barbagallo. Il riferimento e’ alle ricostruzioni che legano la decisione di Tononi all’addio dell’ad Fabrizio Viola, che sarebbe stato sollecitato da una telefonata del ministero dell’Economia. Il confronto con i sindacati e’ gia’ nell’agenda del ‘primo giorno di lavoro’ del neo a.d Marco Morelli, che si insediera’ a Siena il 20 settembre. Intanto, gli azionisti sono all’opera per la scelta del successore di Tononi. La Fondazione Mps ha chiesto che i tempi siano rapidi e che il nome sia il frutto di “un percorso di selezione ampiamente condiviso”. La tabella di marcia e’ stata fissata a luglio, quando venne presentata l’operazione di salvataggio della Banca. L’assemblea dei soci dovrebbe essere convocata a ottobre o novembre, anche se, dopo la rivoluzione ai vertici, uno slittamento e’ piu’ che probabile. Tononi dara’ l’addio definitivo all’istituto in quell’occasione. La rosa dei papabili alla sua successione e’ ancora in costruzione. Le dimissioni hanno colto di sorpresa i piu’. A differenza di quanto avvenuto con Viola, stavolta non c’era un sostituto gia’ pronto. E poi c’e’ il fatto che la scelta dovra’ essere strettamente legata al piano industriale, che ancora e’ in fase di definizione. Qualche nome, comunque, circola. Si fanno quelli di Lorenzo Bini Smaghi, che ha fatto parte del comitato esecutivo della Bce e che adesso e’ presidente di SocGen e di Chianti Banca, di Roberto Isolani, che e’ stato vicepresidente di Alessandro Profumo in Mps, di Antonino Turicchi, funzionario del ministero del tesoro e componente del cda di Mps. Resta sullo sfondo quello di Corrado Passera, che fra qualche settimana presentera’ l’aggiornamento del suo piano di salvataggio di Mps. Il giorno dell’addio alla banca, l’ex a.d Fabrizio Viola ha inviato una lettera ai dipendenti, dove ha rivendicato il “duro e costante lavoro” che ha strappato la banca al fallimento a cui “sembrava essere destinata” e dove ha parlato di un Monte “solido ed in utile, libero da pesi, pronto a vivere il suo futuro”. C’e’ pure qualche riga sentimentale, con accenni alla “forza dell’amore che si sente per cio’ di cui si e’ parte e che ci appartiene”. Poi il saluto: “Vi abbraccio con immenso affetto”.



Articoli correlati