Silvia Mazzieri di "Doc" ha partorito la piccola Greta all'ospedale di Nottola, il grazie dell'attrice

La bimba è nata il 1 giugno, seguita dallo staff del dottor Cencini. L'interprete è cresciuta ad Abbadia San Salvatore: “Il primo pianto di mia figlia è come una canzone, grazie Nottola”

Di Redazione | 25 Giugno 2022 alle 11:05

Silvia Mazzieri di "Doc" ha partorito la piccola Greta all'ospedale di Nottola, il grazie dell'attrice

“Ringrazio tutti quelli che mi hanno assistito, a Nottola ci siamo sentiti tutelati e protetti”, questo è il messaggio di affetto che l’attrice Silvia Mazzieri vuole mandare agli operatori dell’ospedale chianino. Proprio nella struttura nel Comune di Montepulciano lo scorso 1° giugno è nata con il parto cesareo la sua Greta. Ha scelto di partorire a Nottola per due precise ragioni: la competenza del dottor Marco Cencini e del suo staff; il senso di protezione, di nido che solo una struttura ospedaliera non troppo grande può dare. Mazzieri, attrice nata a Pisa, cresciuta ad Abbadia San Salvatore ma ormai romana d’adozione, ha avuto le idee chiare su dove far nascere Greta, con il pieno appoggio anche del compagno Yari Gugliucci. Decisiva l’esperienza pregressa con il dottor Cencini: nel 2018 venne operata con successo proprio dal responsabile di Ostetricia e ginecologia di Nottola.

Silvia Mazzieri, che nella fiction Rai “Doc” ha interpretato per due stagioni la giovane specializzanda di medicina interna Alba Patrizi, ci tiene a distinguere i piani: “Realtà e finzione sono due cose assolutamente differenti, qui si parla di vita vera. C’è però, o almeno io lo penso, qualcosa che accomuna chi lavora in ambito sanitario e gli attori: la vocazione. Sono mestieri che ti devi sentire dentro, dove hai a che fare con le emozioni. Noi attori per rappresentarle in un teatro o su uno schermo; i medici e gli infermieri per controllarle, visto che hanno a che fare con la salute degli altri. Sono cose che gestisci con il tempo”.

Il bel momento vissuto con lo staff del dottor Cencini per Silvia Mazzieri sta tutto in un suono che non andrà mai via dalla sua testa: “Il pianto di mia figlia Greta. Mi è rimasto impresso come una canzone. Grazie di nuovo Nottola”.



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