SPI CGIL, FNP CISL e UIL UILP: “Mancate risposte sull’arretratezza delle strutture di assistenza”
Dopo oltre un mese dalla richiesta di incontro inoltrata dai sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UIL UILP, la Presidenza della Società della Salute Senese aveva indicato nel 14 dicembre scorso la data per un confronto sui temi sollevati.
Purtroppo alla riunione il Presidente della SdS non è potuto essere presente per impegni istituzionali, delegando alla sola dirigenza (tecnica) della Società il compito di confrontarsi.
Siamo quindi rimasti molto delusi dall’assenza della rappresentanza politica, visto e considerato che, come avevamo esplicitato nella lettera di richiesta dell’incontro, speravamo di avere un chiarimento politico sulla mancata applicazione nella zona senese (15 Comuni che vanno dal Chianti alle Crete, dalla Val di Merse alla Val d’Orcia) del Piano Regionale Sanitario ormai deliberato da diversi anni, che continua a vedere la mancanza di strutture pubbliche decentrate nel territorio destinate all’assistenza socio sanitaria della popolazione che vi risiede.
Nell’incontro siamo venuti a conoscenza che vi sono difficoltà nel definire le Convenzioni con i Medici di Medicina Generale per procedere nell’attuazione degli indirizzi previsti dal Piano Sanitario della Regione Toscana, quali ad esempio le Case della salute, la medicina di iniziativa e i posti letto per cure intermedie, per citare solo i più importanti, e che tale mancata applicazione non permette di concretizzare quelle novità su cui l’area senese è in notevole ritardo rispetto ad altre zone distretto che formano l’Area Vasta (nella provincia di Arezzo le Case della Salute aperte sono ben 20).
Nella zona senese, ove abita circa la metà della popolazione di tutta la provincia, dovrebbero essere attive, stando agli standard regionali, almeno 4 Case della Salute, ma ad oggi vi è solo il presidio di Montalcino, che per la sua collocazione geografica è di supporto ad un ridotto numero di cittadini, e non è stata ancora formulata una programmazione territoriale riguardo la dislocazione di tali strutture e la previsione di un cronoprogramma di attuazione.
Come organizzazioni sindacali dei pensionati vogliamo evidenziare che nella zona sono presenti oggi i soliti servizi sanitari dei tempi delle vecchie Mutue – Poliambulatorio di Pian d’Ovile – e non esistono presidi attrezzati di assistenza nella cintura dei Comuni confinanti la città di Siena, in cui abita un numero di cittadini pari se non superiore ai residenti del capoluogo.
Eppure vi sono edifici disponibili che potrebbero essere utilizzati a tale scopo ad Asciano, a Rosia e a Radda in Chianti, come pure si può pensare ad un uso per cure intermedie degli spazi all’interno delle Residenze per Anziani dislocate nel territorio.
Non ritenendo esaustivo dei temi sollevati l’incontro del 14 dicembre, abbiamo convenuto con il Direttore della Società della Salute di continuare il confronto all’inizio del nuovo anno.
Sarà nostro impegno affrontare comunque tali tematiche con i Sindaci in occasione degli incontri che avremo nei prossimi giorni con le Amministrazioni locali sui bilanci di previsione 2019, nonché di coinvolgere, attraverso iniziative pubbliche, tutta la cittadinanza per esigere una sanità pubblica migliore