Nella situazione di emergenza, anche dal punto di vista economico, che tutte le imprese e attività stanno attraversando, non sono da meno le società sportive che stanno andando incontro a diverse difficoltà legate alla sospensione delle attività.
“Ci sono 2 categorie: sport pro e amatoriale – spiega il sindaco Luigi De Mossi – e bisognerà fare un censimento su tutte piccole società sportive, perché io me lo auspico che ci possa essere una sopravvivenza integrale, ma se è necessario dovremo valutare alcune integrazioni”
Unirsi per sopravvivere quindi: sembra essere questa la soluzione più semplice ed efficace per la sopravvivenze delle piccole società sportive. “E’ necessario iniziare a ragionare con tutte le società per fare un ragionamento di sinergia – continua il sindaco – non dico di fusione per ora, ma di poter permettere prosecuzione attività magari legate un all’altra con allenatori, strutture, perché diversamente si rischia di far chiudere associazioni meritevoli”.
Per quanto riguarda lo sport professionistico invece, De Mossi ha voluto esprimere la vicinanza a società come ad esempio la Robur, che ha riscontrato alcune difficoltà nei pagamenti dei primi mesi del 2020 a causa dell’emergenza coronavirus.
“I Pro fanno parte di un mondo diverso – spiega il primo cittadino – quello che interessa più da vicino il comune sono le società amatoriali, ma di certo non dimentichiamo società importanti per la nostra città e il nostro territorio che hanno bisogno di aiuto. In questo senso ieri c’è stato un appello da parte della Robur nei confronti dei parlamentari del nostro territorio al quale io intendo affiancarmi per richiedere l’aiuto per quanto riguarda la nostra società calcistica”.
Filippo Meiattini