Processo Time Out sul crac Mens Sana, si va al 7 maggio. L’arringa dell’avvocato: “Ha agito per la società”
Processo Time Out sul crac della Montepaschi Siena, slitta ancora la decisione del giudice sul patteggiamento a 4 anni richiesto dall’ex gm Ferdinando Minucci. La decisione sarà presa il prossimo 7 maggio, e riguarderà anche la moglie di Minucci, Rosanna Mereu, che ha chiesto di patteggiare a 2 anni. Le contestazioni sono a vario titolo di associazione a delinquere, riciclaggio, ricettazione, frode fiscale, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa denuncia, false comunicazioni sociali e ricorso abusivo al credito.
Il patteggiamento, accordato dal pm titolare dell’inchiesta Antonino Nastasi, è stato discusso in aula dinanzi al collegio giudicante presieduto da Luciano Costantini: l’avvocato di Minucci, Fabio Pisillo, ha dato vita a una lunga arringa contestando la necessità, ai fini dell’accesso al patteggiamento, di estinzione del debito tributario da parte dell’imputato, motivo per cui nel dicembre 2017 una prima richiesta di Minucci fu negata dal gup Malavasi.
I legali, che affermano la differenza sostanziale tra società contribuente e amministratore imputato, hanno chiesto di orientare e interpretare la norma sul contratto di accollo del debito portando a loro sostegno un parere di due esperti in materia tributaria.
Nel corso dell’arringa, Pisillo ha sottolineato come l’operato di Minucci nel sovrastimare la fatturazione per pagare in nero giocatori e staff sia stata una condotta errata ma posta in essere a favore della società e non per il suo personale arrichimento, sottolineando poi la piena collaborazione fornita agli inquirenti durante le indagini, e l’eccessivo sequestro a danno di sua moglie (di un milione di euro).
Claudio Coli