La solitudine degli anziani è purtroppo molto spesso il terreno fertile in cui si sviluppano truffe e raggiri. Da questo pericolo infatti è nato il lavoro sinergico tra l’Arcidiocesi di Siena, le ACLI, il Comune di Siena e la Questura della provincia Siena per contrastare questo fenomeno molto grave. Durante l’evento “Gli anziani, un dono per il futuro dell’umanità” è stato presentato il progetto “Sono anziano, ma non ci casco”.
Un vademecum che si concentra sulla prevenzione e sul contrasto delle truffe ai danni degli anziani, focalizzandosi su quattro pilastri fondamentali: informazione, prevenzione, sensibilizzazione e coinvolgimento attivo.
“Ci siamo resi conto che anche nella nostra provincia, purtroppo molti anziani sono raggirati da vari tipi di truffe – dichiara il segretario provinciale FAP Acli Siena, Luca Romani – e quindi in collaborazione con la Questura, abbiamo voluto dare un contributo e creare un manuale per consentire alle persone di vedere come si possono difendere da tutti questi “piccoli” attacchi. Quindi abbiamo stilato questo piccolo libretto nel quale è contenuta tutta una serie di casistiche suggerite anche dalla Questura. Ovviamente possono aiutare queste persone, gli anziani in particolare, a difendersi dalle varie situazioni di difficoltà perché ci siamo resi conto che la persona anziana ha un disagio non solo fisico dall’essere colpita da questa truffa, ma anche morale”.
A fare da colonna portante al progetto anche la Polizia di Stato che sta a fianco delle potenziali vittime perché contattino ad ogni occasione il numero unico di emergenza per contrastare questa grave piaga che purtroppo molto spesso colpisce una buona fetta di over 65.
“Siamo sempre in prima linea, impegnati nell’attività, soprattutto di prevenzione – spiega il Questore della provincia di Siena, Ugo Angeloni -. La prevenzione che passa attraverso il colloquio e l’attenzione alle vittime di questo reato, particolarmente odioso che, come tutti i reati in generale, mina quelle che sono le certezze che ognuno ha nella sua vita. Immaginiamo in nostri anziani che possono essere vittima di truffa, solo se riesce a superare quella sensazione e quindi si rivolge alle forze di polizia, ci consegna in mano un bene prezioso che ci consente di fare prevenzione, perché attraverso la prevenzione, quindi l’informazione, siamo in grado di sconfiggere questo fenomeno”.