Spot elettorale su casalinghe a lavoro, bufera su Mallegni (Forza Italia)

Dure critiche e attacchi al candidato toscano, reputato sessista, che replica: "Credo che le donne non siano libere quanto dovrebbero, non siano valutate quanto meritano e nel mondo cosiddetto maschile devono combattere come leonesse per ottenere ciò che spetta loro"

Di Redazione | 5 Settembre 2022 alle 18:30

Spot elettorale su casalinghe a lavoro, bufera su Mallegni (Forza Italia)

E’ polemica per un video elettorale del senatore toscano uscente di Forza Italia e candidato alle prossime elezioni Massimo Mallegni, pubblicato, e poi rimosso, sui social dove è stato giudicato “sessista”. Nello spot, nel quale si annuncia un provvedimento per dare “un reddito e una pensione” alle casalinghe, si vede il parlamentare azzurro insieme a una donna intenta a pulire casa con l’aspirapolvere e un’altra alle prese con un ferro da stiro. Nel filmato Mallegni dice: “Occuparsi della famiglia sette giorni su sette non è un lavoro? Dal 26 settembre, se saremo al Governo, approveremo una legge per dare uno stipendio e una pensione alle nostre mogli e alle nostre mamme. Ricordatevelo”.

“Lo spot elettorale di Massimo Mallegni che propone un reddito e una pensione per le casalinghe è surreale e racconta molto di questa destra. Non solo e non tanto nei contenuti – perché nessuno vuole negare il peso e il valore della cura e dell’accudimento che ricade troppo spesso sulle sole spalle delle donne – quanto, piuttosto, nei toni, nei cliché reiterati, nella rappresentazione retrograda, paternalistica e patriarcale della condizione femminile. Lo dichiara Susanna Cenni, deputata toscana e componente della Segreteria nazionale del Pd”.

“Caro Mallegni – aggiunge Cenni – occuparsi della casa e della famiglia 7 giorni su 7 non è “un lavoro” ma un destino, che riguarda ancora diverse donne, da cambiare profondamente ed è una delle ragioni per cui da anni il nostro Paese è fanalino di coda in tutte le analisi sul gender gap. Il lavoro di cura e la collaborazione familiare, quando si prefigurano come “lavoro”, sono già retribuiti, ci sono contratti che li regolano. In un Paese civile, “occuparsi della famiglia” è tema invece di condivisione tra uomini e donne, su cui dobbiamo fare ancora tanti passi avanti, evidentemente prima di tutto culturali, a partire dai congedi di paternità”.

“Le donne Italiane, le ragazze in particolare, studiano, si laureano, vogliono le stesse opportunità dei loro coetanei e desiderano lavorare, scegliere cosa fare della loro vita, anche se sono, o saranno, madri o mogli. Parità salariale, condivisione, più asili nido e servizi territoriali, sostegno all’imprenditoria femminile, assegno unico, diritti, autodeterminazione, posizioni previdenziali dignitose, possibilità di carriera: su questo il Partito democratico in questi anni ha lavorato e lavorerà. Non hanno certo bisogno di vecchi cliché che si ripetono uguali a sé stessi da decenni, dove il riconoscimento femminile è ancorato in modo intrinseco all’essere “moglie, madre e angelo del focolare”. Queste rappresentazioni, dannose e offensive, ci indicano chiaramente quale visione questa destra ha ancora del ruolo femminile”, conclude la deputata. “Le donne italiane devono essere pagate per restare chiuse in casa a fare le pulizie, quelle rom vanno cacciate dalle città. In due video un esponente di Forza Italia e uno della Lega dimostrano chi sono i talebani d’Italia. Misoginia e pulizia etnica, è la destra peggiore di sempre”, scrive su Facebook Laura Boldrini.

“Il mio spot è sotto un violento attacco. Si sono aperte le gabbie dei leoni da tastiera del politically correct: mi accusano di maschilismo, ritorno agli anni ’50, misoginia. La verità – replica Mallegni – è che ho evidenziato il ruolo fondamentale che svolgono oltre 7 milioni di persone in Italia, donne e uomini – specifica ora il coordinatore toscano del partito di Berlusconi -, che hanno deciso di dedicare la loro vita al sostegno della famiglia. Queste persone non sembrano avere una dignità per una serie di personaggi dell’area snob di sinistra. Credo – specifica dopo le critiche Mallegni -, che le donne non siano libere quanto dovrebbero, non siano valutate quanto meritano e nel mondo cosiddetto maschile devono combattere come leonesse per ottenere ciò che spetta loro. Questo concetto di dare dignità a coloro che restano a casa, per scelta o per necessità, dev’essere una cosa da fare subito. Allo stesso tempo, abbiamo il dovere di offrire a coloro che oltre alla propria casa e famiglia hanno anche un lavoro esterno, tutte le agevolazioni possibili per poterlo fare”.



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