Verrebbe da dire “quella di Siena non è una provincia per giovani”. La crisi demografica si fa sentire e pesa tantissimo sulla provincia di Siena. Un allarmante dato che è stato evidenziato dagli indicatori presentati dalla Docente del Dipartimento di Economia Politica e Statistica dell’Università degli Studi di Siena Francesca Gagliardi durante la 22esima Giornata dell’Economia organizzata dalla Camera di Comemrcio Arezzo-Siena.
“Lo squilibrio demografico continua a essere particolarmente elevato – dichiara la Professoressa UniSi Francesca Gagliardi -, perché da una parte siamo una delle province italiane con un livello di nascite più basso e dall’altra con un’aspettativa di vita invece più elevata. Quindi abbiamo una popolazione sempre più anziana e con sempre meno bambini. Ci sono indicatori con luci e ombre, anche se per ora purtroppo ci sono più ombre che luci. Quello che segna probabilmente in maniera più determinante le famiglie con bambini e giovani è l’inflazione a livello locale. Perché tra le 107 province italiane nell’ultimo anno noi siamo 100° come livello di inflazione. Questo non aiuta i giovani, infatti il livello di imprenditorialità giovanile è bassissimo. E dall’altra parte, per i bambini, abbiamo altri indicatori non brillanti, come per esempio le aree sportive carenti, le aree verdi attrezzate per i bambini, dove di nuovo siamo tra gli ultimi posti in Italia, e soprattutto la spesa sociale per famiglie con bambini e giovani a livello locale è di nuovo tra le più basse in Italia. Quindi probabilmente bisogna supportare le famiglie, i giovani maggiormente, mentre dall’altra parte gli anziani a Siena stanno piuttosto bene, perché l’aspettativa di vita è lunga, le pensioni sono tra le più elevate in Italia, i posti nelle RSA per anziano sono tra i più elevati in Italia, quindi bisogna cominciare a pensare anche l’altra fetta della popolazione”.
Basterebbe questo dato per generare preoccupazioni su quanto il territorio rischi un invecchiamento costante e progressivo se qualcosa non cambia, se le Istituzioni non operano in favore delle politiche giovanili. Servono risposte sia per l’imprenditoria giovanile sia per i servizi di assistenza per le famiglie. Aspetti che al momento inquadrano Siena tra le province meno virtuose d’Italia.
“Servono sicuramente degli interventi mirati per quanto riguarda i giovani sull’imprenditoria giovanile – spiega ancora la Docente di Economia Politica e Statistica UniSi -, per dar modo loro di rendersi indipendenti, di crearsi un’aspettativa lavorativa più o meno stabile, grazie alla quale magari poter pensare a fare una famiglia. Per le famiglie con bambini cercare di aiutarle con sostegni sociali per gli asili, per la scuola, per lo sport, anche banalmente per le aree verdi. Nella nostra città sono poche le aree verdi attrezzate, siamo tra gli ultimi posti in Italia come rapporto numero aree verdi per bambino”.