E’ pervenuto questa mattina, lunedì 6 maggio, al Comune di Siena l’atto di citazione presso il Tribunale Civile di Siena da parte di Acr Siena, contro la stessa amministrazione, in riassunzione del giudizio a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, sezione Quinta, numero 2506/2024, pubblicata in data 15 marzo 2024. La vicenda fa riferimento alla risoluzione per inadempimento contrattuale della “concessione in uso e gestione congiunta in regime accessorio con lavori di adeguamento dello Stadio Artemio Franchi e del Complesso sportivo Bertoni dell’Acquacalda per la durata di anni 10”.
Per via della risoluzione del contratto, considerata un inadempimento, Montanari avrebbe chiesto danni stimati in 18 milioni e 450mila euro.
“Ribadendo di avere agito in piena legittimità, come lo stesso iter della giustizia amministrativa ha fin qui ribadito, il Comune di Siena annuncia che – si legge in una nota – attraverso i propri legali, predisporrà in sede civile tutti gli atti necessari per costituirsi in giudizio, per tutelare i propri interessi e quelli di tutta la comunità senese. L’introduzione di tale nuovo giudizio comunque non prevede alcuna sospensiva e dunque l’amministrazione proseguirà nel percorso di sistemazione degli impianti, che, come certificato attraverso numerosi sopralluoghi, dopo mesi di completa chiusura e inattività, sono risultati in condizioni precarie, a partire dal manto erboso dello stadio “Artemio Franchi”. L amministrazione comunale sta inoltre valutando l’opportunità, in sede di costituzione, di inserire la domanda riconvenzionale tesa a ottenere il risarcimento di tutti i danni materiale e morali procurati da Acr Siena”.