In queste giornate primaverili, il territorio della Nobile Contrada dell’Aquila sarebbe stata preso d’assalto da una marea di turisti, attratti da alcuni dei monumenti più belli e illustri di Siena, situati tra Piazza del Campo e il Duomo. Non solo, tra pochi giorni, in accordo con l’Amministrazione Comunale, la Contrada avrebbe organizzato nell’ambito della tradizionale Festa del Vino nei Percennesi, anche una “Notte Gialla” nel corso della quale gli esercenti che operano in Via di Città, Via San Pietro, Casato di Sotto, Quattro Cantoni e Via del Capitano avrebbero allestito, con la nostra collaborazione, un’apertura serale straordinaria per un sabato di metà Maggio che avrebbe sicuramente richiamato tante persone.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo impone – in ottemperanza alle vigenti normative – di modificare tempi e modalità del progetto, ma la Contrada non intende cancellarlo, anzi rafforzarlo; infatti, quando le disposizioni di legge lo consentiranno, si propone di “aprire” le suddette strade per l’intera stagione estiva, con limitazioni in determinate fasce orarie al traffico veicolare, nel rispetto delle esigenze delle autorità presenti nel territorio, dei residenti che vi abitano e in armonia con le attività che svolgerà l’Aquila stessa.
“Dopo mesi di chiusura nelle proprie case, ci sarà tanta voglia di uscire e di stare insieme per Senesi e non, ma dovremmo farlo senza assembramenti, con il distanziamento che ci viene richiesto e per questo occorrono spazi aperti, più ampi di quelli a cui siamo abituati – spiega il priore Francesco Squillace – il ruolo della Contrada sarà anzitutto di propulsione alla nascita di un comitato tra artigiani, esercenti e commercianti del territorio, molti dei quali sono già protettori dell’Aquila, e successivamente di concreto sostegno, mettendo a disposizione illuminazione, tavoli, sedie, con il supporto logistico ed operativo di tanti giovani che fremono dalla voglia di dare il proprio contributo alla rinascita della città. L’obiettivo è trasformare la criticità in un’opportunità, nella consapevolezza che la Contrada, così come è stata finora, può esistere solo in strettissima relazione simbiotica con il suo territorio, e l’Aquila ha il dovere di impegnarsi a fondo nella difesa e sviluppo dello stesso e in ogni progetto di riqualificazione e ripopolamento”.
“Questa è una soluzione che la Nobile Contrada dell’Aquila – continua – che ho l’onore di rappresentare, propone alla comunità cittadina ed è pronta a impegnarsi, auspicando di trovare la collaborazione delle altre Consorelle per dimostrare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che non si vive di solo Palio”.