Stato agitazione personale Autolinee Toscane, Pane (Cisl Siena): "Regione si faccia carico delle proprie responsabilità"

Incontro con la prefettura di Firenze per dirimere lo stato di agitazione in essere dei lavoratori della sede di Siena di Autolinee Toscane. "La Sicurezza dei lavoratori e dei cittadini non può attendere"

Di Redazione | 3 Ottobre 2024 alle 18:30

Stato agitazione personale Autolinee Toscane, Pane (Cisl Siena): "Regione si faccia carico delle proprie responsabilità"

Si è svolto l’incontro con la prefettura di Firenze per dirimere lo stato di agitazione in essere dei lavoratori della sede di Siena di Autolinee Toscane. Da ripetuti mesi ormai, i lavoratori e l’utenza della linea notturna Empoli-Siena in partenza alle ore 11,55 dalla stazione ferroviaria di Empoli, sono vittime di aggressioni, minacce, e spesso oltre al danneggiamento dei mezzi si verifica a bordo anche il consumo di sostanze stupefacenti.

La questione è tutt’altro che risolta ed i Sindacati congiuntamente hanno incontrato Autolinee Toscane alla presenza del prefetto, che ha registrato la volontà delle sigle presenti di proseguire sulla linea dura. Infatti le parti sociali hanno preteso sicurezza a bordo dei mezzi per la tutela dei lavoratori e dell’utenza, ribadendo che tutto ciò è si responsabilità dell’azienda che fornisce il servizio pubblico, ma la committente cioè la regione, non può sottrarsi dalle proprie responsabilità e come appaltante deve mettere in atto tutte le strategie necessarie per garantire la sicurezza su questa linea notturna.

Autolinee Toscane affermando che non può garantire a bordo un servizio di vigilanza su questa corsa notturna, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal, unitariamente continueranno a portare avanti la vertenza, per cui chiedono che la regione si faccia carico delle proprie responsabilità al più presto, il giorno 4 ottobre infatti si sarebbe dovuto svolgere un tavolo tecnico per parlare anche di questa problematica, ma l’appuntamento è slittato a data da destinarsi, ed i sindacati non ci stanno non si può procrastinare una questione così delicata, affermando a gran voce che la  sicurezza dei lavoratori e dei cittadini non può attendere, e la questione deve essere presa in carico anche dalla politica, prima che accada l’irrimediabile!



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