Stefania Fattorini: ecco chi è il nuovo assessore a commercio e turismo

Senese, della Lupa, classe 1967, da sempre commerciante del centro storico, gestisce il negozio di famiglia in Via dei Termini

Di Redazione | 5 Aprile 2022 alle 15:01

Stefania Fattorini: ecco chi è il nuovo assessore a commercio e turismo

Era al lavoro come al solito nel suo negozio, tra fatture e ordini, Stefania Fattorini, dal primo maggio assessore con delega al commercio e al turismo del comune di Siena.

Senese, della Lupa, classe 1967, da sempre commerciante del centro storico, andrà a sostituire le deleghe fino ad oggi assegnate dal sindaco De Mossi a Alberto Tirelli.

La notizia è stata data dallo stesso sindaco sabato mattina in conferenza stampa. Stefania Fattorini, sulla carta ha il giusto profilo per ricoprire questo ruolo. La sua, è una famiglia storica di commercianti.

Il negozio di famiglia è in via dei Termini, un negozio di elettrodomestici e bombole di gpl che esiste e resiste dal 1973 (aperto nel ‘55 dall’Agip per la vendita del gas ndr).Nel 1989 fino al 2016 Stefania aveva condotto con successo una cartoleria deliziosa in via della Sapienza, rimanendo aperta anche sabati, domeniche e feste comandate per non perdere i clienti di passaggio di una delle vie di accesso alla città. Insomma una donna abituata a lavorare e profonda conoscitrice del commercio cittadino.

Non ci rilascia interviste ufficiali ma dal suo saluto cordiale, si capisce che è fiera dell’incarico ricevuto e, chi a Siena la conosce, sa che ci metterà tutto il suo impegno e anche di più per fare bene. Forse le manca l’esperienza della politica ma, su praticità e conoscenza dei meccanismi del commercio del “suo” centro storico, non la batte nessuno.

Dovrà lasciare alcuni incarichi per incompatibilità con il ruolo di assessore, come il posto nel cda di Fises e quello nella giunta di Confcommercio. Dovrebbe invece poter mantenere quello di presidente di Co.Fidi, il consorzio di garanzia dei fidi al commercio. Stefania Fattorini, conosce bene anche la situazione di sofferenza delle attività cittadine che tra pandemia e guerra hanno subito un colpo quasi letale.



Articoli correlati