“Un ricco programma di eventi e di visite guidate, a partire dal mese di aprile, sarà rivolto ai turisti che vorranno approfondire le tematiche storiche, artistiche e religiose inerenti il Giubileo”. Così il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha risposto questa mattina, giovedì 20 marzo, durante la seduta del Consiglio comunale, all’interrogazione presentata dai consiglieri Gabriella Piccinni e Luca Micheli (Pd) sulle iniziative per valorizzare l’ospedale Santa Maria della Scala in occasione della Pasqua in anno giubilare.
“Nei mesi scorsi – ha premesso il Sindaco – ho ovviamente chiesto a Sua Eminenza il Cardinale indicazioni circa il calendario giubilare, sottoponendogli fra l’altro alcune iniziative che il Comune intendeva attivare per la città. Non avendo ricevuto notizie a riguardo (e questo purtroppo ha ritardato la nostra programmazione nel rispetto dell’attore principale), nell’imminenza della conferenza stampa di presentazione del nostro programma giubilare che si terrà nei prossimi giorni, ho sollecitato risposte in particolare relativamente ad un evento e ad una celebrazione eucaristica che avevamo concordato si sarebbe svolta in Piazza del Campo il 26 luglio, data che mi era stata indicata visto che, a detta della Curia, il maggiore afflusso di pellegrini su Siena si sarebbe concentrato non tanto a Pasqua quanto nel mese di luglio e, soprattutto, in occasione del Giubileo dei giovani previsto a Roma per i giorni dal 28 luglio al 3 agosto; solo ieri mi è stato comunicato che l’evento non si farà il 26 luglio e non si farà in piazza, senza ulteriori informazioni. Così come non ho ricevuto informazioni circa l’utilizzo della Santissima Annunziata, chiesa giubilare, che come è noto fa parte del complesso museale del Santa Maria della Scala”.
“Ciò premesso – ha detto Nicoletta Fabio -, aggiungendo che nella mia visione di cattolica la Pasqua non è un evento turistico o un’attrazione per fare cassa, vorrei specificare che non è una prerogativa obbligatoria dei musei in generale offrire una programmazione per la Pasqua giubilare; i musei sono e devono restare laici, tant’è che facendo un paragone con altre città d’arte non mi risulta che istituzioni culturali comparabili alle nostre abbiano indirizzato la loro programmazione in tal senso”.
“A proposito di turismo – ha continuato – notizie rincuoranti stanno arrivando dalle strutture ricettive del territorio e dalle associazioni di categoria sulle presenze per il periodo della prossima Pasqua. Notizie rincuoranti anche dal Santa Maria, che nel primo bimestre del 2025 ha visto un incremento di oltre 1000 ingressi rispetto allo scorso anno. E comunque, come meglio spiegheremo nella prossima conferenza stampa dedicata al Giubileo, un ricco programma di eventi e di visite guidate, a partire dal mese di aprile, sarà rivolto ai turisti che vorranno approfondire le tematiche storiche, artistiche e religiose inerenti il Giubileo”.
“Circa la proroga della mostra ‘Costellazioni’, a parte che non sta al Comune prendere decisioni in merito, già è stato annunciato il finissage per venerdì 28 Marzo 2025 dal titolo ‘Costellazioni di Costellazioni: viaggio celeste e terrestre’. Per l’occasione il sesto livello del Santa Maria della Scala sarà aperto straordinariamente la sera con ultimo ingresso alle 23.15. Dalle ore 21 alle 23 sarà, inoltre, possibile osservare il cielo al telescopio dalla terrazza del VI livello del museo, aperta per l’occasione. Nella programmazione del Santa Maria, come già annunciato nella conferenza stampa di lunedì 3 febbraio scorso, sono presenti mostre che hanno a che fare con il Giubileo: Jacob Hashimoto, ‘Paths to the Sky, Site specific’ dal 22 maggio al 28 settembre 2025, un’installazione creata appositamente per l’architettura del complesso museale rivolta all’essenza simbolica e fisica dello spazio che lo ospita, un tempo rifugio di pellegrini, luogo di guarigione e santuario che ancora oggi accoglie artisti e visitatori; ‘Le montagne, Il Golgota’, da una collezione di Francesco Carone, dal 11 giugno al 31 agosto 2025 nella sala San Galgano: un’originale collezione di sculture della montagna sacra dell’occidente cristiano, che sarà arricchita dalla presenza di un crocifisso da tavolo proveniente dall’Arcidiocesi e attribuito al Giambologna; ‘Vecchietta al Santa Maria della Scala’, dal 25 ottobre 2025 al 30 marzo 2026: si configura come un punto di partenza per la comprensione storica non solo dell’artista, ma anche dello Spedale di Santa Maria della Scala, istituzione che ne fu uno dei più convinti e illuminati committenti, approfondendo il ruolo del Vecchietta nella definizione dell’identità visiva dello Spedale e configurandosi anche come un’opportunità per un intervento permanente di valorizzazione degli spazi storici. Inoltre è in corso in sala San Galgano l’intervento di manutenzione del Manto del Cristo Morto di Penne, manto usato durante la sontuosa processione del Venerdì santo”
“Posso infine anticipare – ha spiegato ancora il Sindaco di Siena che nel corso di quest’anno giubilare ci sarà nel Pellegrinaio ‘Bleedings, Confessions and Other Sacred Stories’, live reading/pop up performance di Abel Ferrara di poesie di Gabriele Tinti ispirate al Santa Maria della Scala, con l’obiettivo di far rivivere la carica spirituale dell’edificio, luogo di cura e preghiera”.
“Sono a conoscenza – ha continuato Fabio – della problematica relativa agli affreschi, problematica che dalle perizie effettuate con la Soprintendenza, non mette a rischio lo stato dell’affresco; sono stati dati dalla stessa Soprintendenza una serie di consigli in merito agli interventi da fare dei quali sono consapevoli Comune e Fondazione Santa Maria, tant’è che dal Comitato scientifico sono già stati richiesti preventivi in merito a progetti di restauro e la Fondazione è attiva nella ricerca di finanziamenti attraverso la partecipazione a bandi dedicati a progetti di tal tipo”.
“Senza entrare nel dettaglio – ha affermato il Sindaco -, per non vanificare la prossima conferenza stampa, posso anticipare che tutte le iniziative giubilari riguarderanno quei valori di accoglienza e di ospitalità che fra l’altro, come più volte ribadito dalla sottoscritta e ancor più da Presidente e Direttrice, sono per l’appunto il filo conduttore e la filosofia di fondo delle nuove politiche culturali messe in atto per il Santa Maria. A prescindere dal Giubileo e dalla Pasqua, sono ad esempio in corso iniziative rivolte alle fragilità, come il progetto Comunity Hub – vie d’uscita culturali ‘Art for all’ o il progetto ‘Mindfulart, rivolti a giovani con disturbo dello spettro autistico, che offrono incontri museali orientati a favorire un’esperienza immersiva di profondo contatto con l’opera d’arte e con il luogo storico della città; o il progetto ‘Siena: musei e territori #InSegni’, avviato in gennaio in collaborazione con l’Ente Nazionale sordi, attraverso visite guidate che permettono di fruire del patrimonio culturale del complesso museale e della città di Siena. Accoglienza e ospitalità sono al cento del progetto ‘Following a cohort of university students through app-based experiments: beliefs, attitudes, narratives, and their consequences on social outcomes’ in collaborazione con il dipartimento di Economia politica e statistica dell’Università di Siena con una serie di visite guidate al complesso museale Santa Maria della Scala, dal 24 febbraio al 9 aprile, aventi come tema il ruolo dell’ospedale durante il Medioevo nell’ospitalità ai pellegrini e alla loro integrazione nella città di Siena”.
“In conclusione – ha chiuso il Sindaco – , pur consapevoli di essere stretti con i tempi, la campagna di comunicazione partirà in parallelo con la prossima conferenza stampa dedicata a tutto il cartellone di eventi organizzato dal Comune di Siena in collaborazione con altre realtà del territorio”.
La consigliera del Pd, Gabriella Piccinni, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata “non soddisfatta di molti punti da lei Sindaco oggi esposti. Intanto prendo atto che lei si dichiari credente e lo rispetto ma lo trovo fuori tema perché siamo all’interno di una istituzione laica e stiamo parlando di un ospedale che ha sempre espresso una forte azione di carattere laico. La sua affermazione che il discorso non vada portato sul piano del turismo ma tenuto su quello spirituale mi porta a ricordarle che già nel 1350 a Siena si disse che, in occasione del Giubileo ‘diventò ricco chi tenne albergo trafficò e usò le strade’. Inoltre partire a metà anno con la comunicazione di un programma è molto tardi, e mi spiace anche che non abbia voluto esporre le iniziative oggi qui in sede di Consiglio, essendo questo il luogo pubblico e di discussione, forse era il caso che avesse la precedenza rispetto ad una conferenza stampa. È certamente tardi pensare ora ad una proroga della mostra “Costellazione”: infatti la nostra interrogazione sottolineava questo ritardo inerte. Mi sembra tardi anche pensare ad una organizzazione di eventi giubilari dedicati ai giovani in Piazza del Campo, sarebbe stato bello pensare a qualche occasione formativa di richiamo rivolta appunto ai ragazzi. Mi lascia stupita e dispiaciuta che lei lamenti una non piena intesa con il cardinale. Vorrei chiudere sottolineando che non è vero che altre città non fanno attività di tipo espositivo nell’anno giubilare, basta viaggiare un poco.. Quest’anno il Comune avrebbe dovuto avere il chiodo fisso di attrarre i visitatori secondo una strategia di accoglienza in linea con la mobilità globale che negli ultimi venti anni ha permesso a uomini e donne di viaggiare e apprezzare le diversità culturali, che ha un grande valore civile. Il pellegrinaio non è solo un simbolo ma espressione di precisi valori civici. E’ stata dunque un’occasione sprecata, mancando fin dall’inizio una regia importante che avrebbe certamente fatto bene a tutta la città. Qui ci si contenta pigramente del fatto che la gente a Siena viene lo stesso, anche se non si fa niente o molto poco ”.