L’associazione, che con le sue tante anime ha fatto della Palazzina Livi dell’Ex Ospedale Psichiatrico, un polmone sociale e culturale nella città da oltre venti anni, rilancia con una nuova stagione teatrale. Dopo uno spettacolo/cena con piatti preparati direttamente dai tre direttori artistici (Francesco Chiantese, UgoGiulio Lurini e Sandro Fracasso) si entra nel vivo il 30 novembre alle ore 21.30 con lo spettacolo Stracci! Contro l’uomo medio di e con Vittorio Continelli con la collaborazione alla scrittura di Riccardo Quacquarelli.
L’uomo medio è un mostro.
Almeno così afferma Orson Welles nei panni dello scontroso regista cinematografico che interpreta ne La ricotta di Pier Paolo Pasolini.
Da questa affermazione partono una ricerca e un racconto in cui si intrecciano la sceneggiatura del film, le vicende del suo protagonista, un generico che tutti sul set chiamano Stracci, l’Italia degli anni ’60 e quella di oggi.
Due luoghi lontani nel tempo che sono ancora lo stesso posto.
Stracci ne La ricotta muore in croce mentre interpreta il ruolo del ladrone nella Passione di Cristo (con un immaginario ispirato al Rosso Fiorentino recentemente restaurato a Volterra).
Muore per una indigestione, Stracci.
Morto di fame che muore per il troppo mangiare. Per uno scherzo feroce e per il giubilo degli altri comprimari. Come se a lui e a quelli come lui fosse preclusa ogni idea di felicità. Stracci è l’ultimo tra gli ultimi raccontati da Pasolini, si muove con dimestichezza in un paesaggio periferico fatto di palazzoni in costruzione, di prati bruciati dal sole, di pecore al pascolo e di discariche a cielo aperto.
Parla una lingua imbastardita, a tratti incomprensibile e vive di solo istinto. Sullo sfondo stanno le risate gracchianti e gli scherzi feroci dei colleghi.
Sullo sfondo stanno la meraviglia e i colori delle tele del Pontorno e di Rosso Fiorentino (opera recentemente restaurato e contenuta nella Pinacoteca di Volterra) che Welles/Pasolini utilizza per raccontare la Crocifissione.
Sullo sfondo sta un mondo in cui ognuno balla il twist e cerca di sopravvivere come può.
L’uomo medio continua a essere lo stesso pericoloso delinquente definito da Welles/Pasolini ma qualcosa si è rotto, l’incanto e la speranza di cui godeva nell’Eldorado degli anni ’60 non esiste più.
Senza accorgersene l’uomo medio si è confuso con gli ultimi diventando egli stesso la sua vittima prediletta.
Con sua somma sorpresa l’essere mostruoso si ritrova spalla a spalla con coloro che pensava (e pensa) essere diversi da lui.
Coloro che odia con la forza con cui si odia il proprio simile, costretto a guardarsi allo specchio.
L’appuntamento è alle ore 21.30 del 30 novembre presso La Corte dei Miracoli di Siena.
Prenotazione consigliata all’indirizzo [email protected]
Dettagli al sito www.lacortedeimiracoli.org
Durante la serata sarà aperto il bar e il punto ristoro.
Attività riservata ai soci della Corte dei Miracoli.
Possibilità di tesserarsi sul posto.