Prima udienza testimoniale oggi al Tribunale di Siena per il processo stralcio sul “caso Portanova”, che vede protagonista uno dei tre maggiorenni coinvolti nel presunto stupro di gruppo, ovvero Alessandro Cappiello, a giudizio per violenza sessuale e lesioni dolose.
Il ragazzo, presente sul banco degli imputati insieme ai suoi legali, non ha incontrato lo sguardo della giovane presunta vittima, studentessa dell’Università di Siena, che era invece fuori dall’aula ad attendere la conclusione dell’udienza, durata circa 4 ore, e come da disposizione dei collegio giudicante, a porte chiuse. Sei i testimoni chiamati a relazionare sulla controversa e delicata vicenda, partire da 5 elementi della Polizia Giudiziaria che esperirono le prime indagini sul caso, che come si ricorda ha avuto al centro, oltre a Cappiello, il calciatore Manolo Portanova, lo zio Alessio Langella, già condannati a 6 anni con rito abbreviato, e un minore al tempo dei fatti. Il clou dell’udienza è stato però il lungo esame di pm e avvocati di un’amica della ragazza che sarebbe stata stuprata, considerata testimone chiave di quanto avvenuto in quella casa del centro storico senese nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021, dove si teneva una festa. Un’esame nel corso del quale la difesa di Cappiello – affidata ai legali Antonio Voce e Filomena D’Amora – ha cercato di far emergere presunte discrasie e contraddizioni nel suo racconto della versione dei fatti.
Il processo riprenderà a fine novembre con dei parenti della giovane vittima che ebbero contatti via chat con lei a proposito di quanto successo, per poi proseguire a fine dicembre con l’ascolto di altri giovani presenti alla festa.
C.C
