L’influenza tocca il picco, quasi 71mila toscani sono a letto e di questi molti arrivano al pronto soccorso con tosse, febbre, mal di testa e anche con la polmonite. Per questo anche i pronto soccorso sono sotto pressione come ha sottolineato l‘assessore regionale Simone Bezzini. Il 30 per cento in più degli accessi di questi giorni nei pronto soccorso toscani è da ricondurre al virus H1N1 che si diffonde da una persona all’altra tramite le goccioline contenute nello starnuto o nei colpi di tosse di chi è già infetto, e sintomi dell’influenza che circola ora in Italia sono in particolare naso che cola, mal di gola, tosse, febbre, malessere, disturbi gastrointestinali e stanchezza. In alcuni casi possono insorgere difficoltà respiratorie come respiro affannoso, che rappresentano un campanello d’allarme. Questo può capitare quando l’influenza colpisce le basse vie respiratorie e genera una polmonite influenzale. “La situazione in Toscana è di grande pressione – ha detto – ma le nostre strutture e i nostri professionisti hanno retto bene al super afflusso di queste settimane dovuto ai diversi virus di natura influenzale e alla diffusione del coronavirus. Quindi c’è una pressione forte ma il sistema sanitario toscano e il pronto soccorso ha retto. Grande merito dei professionisti, lo dobbiamo dire visto che abbiamo difficoltà a reperire personale- ha sottolineato – . I concorsi spesso non danno i risultati adeguati, quindi l’urto di questa pressione si sta reggendo soprattutto grazie ai nostri professionisti”.
La stagione, però, non è ancora finita e sembra ormai destinata a rivelarsi una delle più intense mai verificatesi in Italia. Da ottobre a oggi sono 7,8 milioni gli italiani colpiti da sindromi simil-influenzali; con questo trend si potrebbero superare i 14 milioni di contagi complessivi registrati lo scorso anno, quando la stagione era stata particolarmente aggressiva.