Suppletive di Siena, Potere al Popolo: “strumentalizzazione elettorale della crisi MPS, in particolare da parte di Salvini, Letta e Rizzo, tre personaggi politici che ognuno a modo suo sta cercando di strumentalizzare una crisi vera e che avrà conseguenze pesanti sul territorio a fini elettorali. Mentre sappiamo che nessuno della vecchia classe politica può dirsi estraneo alle vicende del Monte”.
“Voi vi fareste curare una ferita da colui che ve l’ha provocata? – recita la nota – Ecco, allo stesso modo non capiamo perché dovremmo fidarci di Letta e di Salvini che, guarda caso in piena campagna elettorale, dicono di avere le idee giuste per salvare il Monte dei Paschi. Sappiamo tutti che i loro partiti sono tra i principali responsabili della crisi del Monte e che il famoso “groviglio armonioso” li vedeva uniti nello spartirsi soldi e nell’elargire fondi agli amici imprenditori. Senza contare che sono tutti allegramente al governo, il cui primo ministro (al quale Salvini vorrebbe portare le firme per salvare la banca) è colui che autorizzò l’operazione Antonveneta e che da banchiere ha promosso le politiche ultraliberiste che hanno affamato la Grecia”.
“Noi proponiamo il mantenimento dell’unità di MPS, contestando l’ipotesi di “spezzatino” dell’istituto e la nazionalizzazione della banca che potrebbe diventare così una banca pubblica del territorio, con clientela privilegiata nelle famiglie e nelle PMI, per un reale sostegno al risparmio e allo sviluppo sostenibile dell’economia. Vogliamo inoltre che la banca mantenga il suo legame con il territorio sia attraverso un controllo popolare della stessa che con il rafforzamento della Fondazione MPS. Infine, pretendiamo che vengano garantiti tutti i posti di lavoro, senza licenziamenti ed esuberi”.