“Non è pensabile per la Lega svendere migliaia di posti di lavoro, chiudere centinaia di sportelli e regalare sottocosto la banca più antica del mondo, con altri miliardi di denari pubblici spesi”. Lo ha ribadito oggi, a Chianciano Terme, Matteo Salvini (Lega), nella provincia di Siena per il tour elettorale per le suppletive del 3-4 ottobre, a sostegno del candidato del centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi. Nei giorni scorsi a Siena il leader del Carroccio aveva lanciato la proposta di una raccolta firme a difesa e rilancio dell’istituto di credito senese, contro la vendita da parte del Tesoro a Unicredit.
“Dobbiamo difendere questa banca che sta crescendo e tornando a guadagnare, può diventare la banca delle piccole medie e imprese. Se qualcuno pensa di fare regali a Unicredit o ai francesi troverà nella Lega degli avversari – sottolinea – spero che i senesi ci diano tante firme, le porterò personalmente sul tavolo del ministro dell’economia, non si possono cancellare 5 secoli di storia. Letta dica da che parte sta, se è favorevole alla vendita a pezzetti di Mps e della storia di Siena o vuole dare una mano a difendere la storia del territorio. Il lavoro è lavoro e Mps non si tocca” ammonisce.
“La sinistra ha preso il collegio di Siena come un bancomat – è l’attacco di Salvini – prima si candida Padoan, che poi si dimette per andare a fare il presidente della banca che dovrebbe comprare la banca di Siena coi soldi degli italiani, e ora a Siena si candida il segretario che con questo territorio non ci azzecca nulla. Noi abbiamo scelto invece una partita iva, che vive lavora e crea ricchezza a Siena. Due mondi diversi, la sinistra ritiene Siena e la toscana roba sua, e ne hanno combinate di cotte e di crude, il buco di Mps è costato ai senesi e agli italiani decine miliardi di euro. Chiediamo ai 35 comuni di scegliere tra chi ha affossato Siena e Mps, e chi vuole rilanciarlo” conclude.