Prosegue e si intensifica l’impegno del Comune di Sovicille nel campo degli interventi orientati alla sostenibilità. L’acquisto di una nuova auto elettrica, che comincia ad orientare al green il parco auto, è solo l’ultimo in ordine di tempo e va ad aggiungersi alle tante altre azioni messe in campo in questi anni in diverse direzioni: l’efficientamento termico degli edifici pubblici, l’auto-produzione di energia, una diversa gestione dei rifiuti incardinata sul riciclo, l’impulso a nuovi modi di produrre soprattutto in agricoltura, le opere di messa in sicurezza dal punto di vista idraulico.
Al primo filone sono riferibili gli investimenti, in parte già realizzati in parte in progettazione adesso, di recupero della capacità termica degli immobili di proprietà: rifacimento degli infissi nella scuola media, sostituzione delle caldaie nelle scuole, sostituzione della caldaia e rifacimento del tetto con coibentazione del Palazzo Comunale. Circa la produzione di energia, dopo l’installazione di due pensiline con pannelli fotovoltaici presso il parcheggio della scuola dell’Infanzia di Barontoli, è in fase di ultimazione l’apposizione dei pannelli solari sul tetto del magazzino comunale (rinnovato rispetto al precedente che conteneva parti di amianto). In merito alla gestione dei rifiuti, cui il comune di Sovicille rivolge la massima attenzione (Sovicille è uno dei due comuni della Toscana del sud ad aver aderito all’associazione Rifiuti Zero), continua l’impegno finalizzato all’incremento della percentuale di raccolta differenziata da avviare al riciclo, già stabilmente sopra il 70% e, contestualmente, la sollecitazione alla riduzione, a monte, del quantitativo di rifiuti prodotti: va in questa direzione l’esperienza dell’Ecoscambio. Infine, ultimo ma non certo ultimo, il lavoro progettuale che coinvolge le aziende del territorio relativo al sostegno e all’incentivazione di un diverso modo di produrre: allo scopo, la Vicesindaco e Assessore alla sostenibilità “Sovicille 2030” Federica Parrini sta coordinando un gruppo di lavoro per la costituzione di un distretto biologico che valorizzi le produzioni locali e sostenga i percorsi di filiera. Circa le opere di messa in sicurezza da punto di vista idraulico, è in corso di progettazione un intervento di circa 1,2 milioni di Euro nella delicata area del Pian dei Mori.
“Il nostro programma di mandato – dice Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille – ha come punto cardinale la sostenibilità, che stiamo declinando in ogni ambito: ambientale, turistico, sociale. La sostenibilità e la circolarità sono i criteri che ispirano le nostre azioni, dalle più piccole, come la sostituzione delle bottiglie in plastica con le brocche nelle mense scolastiche a quelle più corpose e impegnative come l’efficientamento energetico degli edifici e le opere di messa in sicurezza idraulica e ambientale”.
“Il nostro consiglio comunale – afferma Federica Parrini, Vicesindaco e Assessore alla sostenibilità “Sovicille 2030” – lo scorso anno, ha approvato un atto di indirizzo che definisce la sostenibilità come priorità politica, in stretta correlazione con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile: in sostanza ogni nostro progetto ed intervento deve essere orientato a mitigare il proprio impatto ambientale ed a migliorare la nostra efficienza energetica. Questo si concretizza in piccoli atti, quali ad esempio l’acquisto di prodotti di consumo biodegradabili o la sostituzione dei bicchierini e delle palette di plastica dal distributore di bevande nell’edificio comunale con prodotti compostabili, e in interventi più impegnativi ed onerosi. L’Agenda 2030 – continua Parrini – richiede un forte coinvolgimento di tutta la comunità e ad ogni livello: per questo stiamo puntando molto anche sull’educazione fin dalla prima infanzia e proprio in questi giorni ho partecipato ad una iniziativa sull’acqua presso uno dei nostri asili nido. Infine– conclude Federica Parrini – scoprire dall’analisi dei dati ARTEA sulla consistenza delle aziende agricole nel comune di Sovicille, che su un totale di circa 8.700 ettari di territorio agricolo, già oggi abbiamo il 24% di tale superficie impegnato sulla produzione biologica o in conversione da agricoltura convenzionale a biologica, è stata una sorpresa che ci ha incentivato ad investire (in veste di soggetto promotore ed aggregatore delle realtà aziendali protagoniste), verso la definizione di un distretto biologico, in cui grazie al confronto dei diversi interessi locali, si possa costruire un modello per la valorizzazione delle risorse e lo sviluppo economico turistico e culturale del territorio in sintonia con la sostenibilità dell’ambiente, la tutela attiva del territorio e la trasmissione culturale delle conoscenze e dei saperi storici.”