“Il Piano è irricevibile e lo contrasteremo con tutte le nostre forze. Beko rappresenta tutta la Toscana ed è il più importante presidio manifatturiero rimasto a Siena”. Eugenio Giani, intervenuto al Mimit per il tavolo sulla vertenza Beko Europe alla presenza del ministro Adolfo Urso, dei rappresentanti dei sindacati, gli enti locali e l’azienda, commenta a caldo l’esito di una riunione pesante.
L’azienda ha confermato di volere andare avanti con il piano industriale annunciato venti giorni or sono, che comprende tra l’altro la chiusura nel 2025 degli stabilimenti di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno). Un taglio che prevederebbe 1.935 esuberi.
Giani non si ferma: “Come Regione Toscana ci siamo stati e rimaniamo a dispozione per ogni soluzione possibile, come dimostrano le risorse per la formazione del personale. Ma questo piano non va bene, faremo una opposizione decisa e netta”.