Tavolo anti crisi del Comune, tutti i nomi. De Mossi: "Chiediamo a cittá contributi di idee, progetti e risorse"

Ecco chi farà parte del tavolo anti-crisi formato dagli esperti individuati da Comune, enti, associazioni

Di Redazione | 20 Ottobre 2022 alle 13:15

Tavolo anti crisi del Comune, tutti i nomi. De Mossi: "Chiediamo a cittá contributi di idee, progetti e risorse"

Si è costituito ieri, mercoledì 19 ottobre, in sala delle Lupe, con il coordinamento del sindaco Luigi De Mossi, il tavolo di lavoro convocato dal Comune di Siena per affrontare l’emergenza del caro bollette secondo una doppia logica: da un lato la solidarietà sociale, dall’altro gli stimoli allo sviluppo economico.

“Tutela dei più fragili e supporto all’economia non sono obiettivi alternativi ma complementari – è il commento del sindaco Luigi De Mossi. – Perché al di là del sostegno nell’emergenza alle famiglie in difficoltà, abbiamo il dovere di attivare tutti gli strumenti per favorire la ripartenza economica e di impresa, unica condizione che può assicurare benessere e solidità sociale. Per questo abbiamo chiesto la partecipazione delle forze attive della città. Non solo per avere utili stimoli, suggerimenti e indicazioni sulle necessità sociali ed economiche e sui modi più produttivi per impiegare le risorse che il Comune ha già stanziato, e che poi tradurremo in linee di indirizzo e bandi con gli uffici e con il Consiglio Comunale. Ma anche e soprattutto per dar vita a un fondo di emergenza, con un conto dedicato, che deve portare più risorse rispetto a quel milione e 350 mila euro già messo a disposizione dall’Amministrazione. Uno sforzo notevole per un Comune come il nostro ma che non può bastare. Alla città chiediamo contributi economici ma anche di idee, progetti, lavoro per consentire alla comunità di affrontare in sicurezza il prossimo inverno e per guardare con fiducia al futuro”.

Il tavolo di lavoro si è costituito ieri con gli esperti indicati dalle associazioni di categoria attraverso la Camera di Commercio, le sigle sindacali, gli ordini professionali, le Contrade e il mondo del sociale, del volontariato e dello sport. Insieme al primo cittadino l’assessore Francesca Appolloni, che guiderà l’unità operativa emergenziale del tavolo di crisi attraverso un ufficio comunale dedicato, e l’assessore Paolo Benini che coordinerà il lavoro tra amministrazione e stakeholder interessati.

Nel corso della riunione di ieri sono quindi emersi i nominativi degli esperti indicati dai diversi stakeholder: Francesco Cillerai, Magistrato delle Contrade, Lorenzo Sampieri, presidente Ordine dei Commercialisti, Ennio Ruggeri, Associazione Centro Storico Siena, Franco Vaselli ed Emiliano Mangone, Api Siena, Mariangela Galgani, Cna Siena, Mario Del Secco, Camera di Commercio, Daniela Spiganti, Cgil Siena, Guido Petreni, Cisl Siena, Giacomo Paoli, Pubblica Assistenza, Mauro Borghi, Consulta volontariato, Rita Sacino Picchianti, Associazione Famiglie Numerose.

Nomi cui si uniscono gli esperti nominati dal Comune: il presidente di Sigerico Massimo Castagnini, il manager sportivo Guglielmo Ascheri, il notaio Alfredo Mandarini, l’imprenditore Andrea Bellandi e l’imprenditore Massimo Parri. Numerosi gli interventi e gli spunti che hanno sottolineato il carattere emergenziale dell’intervento sinergico da mettere in campo a sostegno della comunità senese.

“Aiutare le famiglie significa aiutare le imprese e le aziende all’interno delle quali le persone lavorano – ha spiegato Mario Del Secco, Camera di Commercio – per questo tra i primi interventi necessari sarebbe utile fare un ragionamento sulla Tari, tassa che mette molto in sofferenza le imprese”.

“Stabilire le somme da distribuire e come dividerle è certamente il primo obiettivo da porsi – Lorenzo Sampieri, Ordine Commercialisti – da valutare come misura di sostegno i finanziamenti del Microcredito che potrebbero aiutare a pagare le bollette a pubblici e privati”.

Tra gli argomenti più caldi affrontati, in parallelo all’emergenza bollette, i mancati pagamenti degli affitti su cui molte sigle sindacali sono intervenute anche a livello nazionale.

“Dovendo scegliere tra energia e affitto una famiglia è costretta a scegliere la prima – spiega Guido Petreni, Cisl Siena – il caro energia sta creando un surplus di difficoltà l’emergenza abitativa rischia di rappresentare un fenomeno sempre più avanzato anche a Siena”.

Oltre ad individuare le risorse necessario serve capire, è emerso dai lavori, i destinatari più colpiti dall’emergenza.

“Pensionati, lavoratori precari, disabili, sono le prime categorie ad essere colpite – aggiunge Daniela Spiganti, Cgil Siena – è necessario partire da loro e capire bene quali siano le situazioni più in sofferenza agendo con strumenti ad hoc”

“Le Contrade sono ovviamente a disposizione della città – spiega Francesco Cillerai, Magistrato delle Contrade – quello che possiamo fare come azione concreta è individuare le famiglie maggiormente in difficoltà cercando di fare un’esatta fotografia della realtà e intervenendo in tempi rapidi”.

“Partire da un quoziente Siena, da qualcosa di più strutturale che interagisca con la realtà delle famiglie senesi – propone Rita Sacino Picchianti, associazione famiglie numerose – questo ci permetterebbe di capire dove applicare gli “sconti” che maggiormente caricano un bilancio familiare, anche tramite strumenti che nel sociale già vengono utilizzati, mi riferisco ad esempio ai bonus”.

Dopo la sua costituzione, il tavolo degli esperti si riunirà con cadenza settimanale, formulando suggerimenti e raccomandazioni che verranno quindi tradotti dagli uffici comunali.

La nota del Pd Siena:

“E’ dal 13 settembre che il Consiglio comunale ha approvato il fondo di un milione e trecentomila euro contro il caro-bollette; e dopo un mese e mezzo il Comune è ancora a discutere su come si possano dividere le risorse. Così, si rischia di arrivare dopo la musica, rispetto alle necessità della Città”.“Come PD avevamo detto che questa manovra, approvata dalla maggioranza senza specificarne regole e beneficiari, rischiava di rivelarsi un’ennesima ‘opera di propaganda’. E così è stato”.“Il sindaco ha creato un tavolo di esperti per ripartire le risorse. Ma ci chiediamo: a quale titolo un comitato di esperti del sindaco sul caro bollette? Eppure, il Comune ha professionalità e competenze per supportare l’indirizzo sulle priorità ed i criteri di ripartizione, che spetta poi  al consiglio comunale”.“Bene, invece, il coinvolgimento di rappresentanze delle organizzazioni cittadine. Da quello che emerge sulla stampa, però, non risultano osservatori e realtà specifiche del bisogno, tipo la Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, il Microcredito di solidarietà e le associazioni dei Consumatori. Comunque, a  questo proposito, si osserva che in questi anni l’’Amministrazione comunale dell’alternanza’ avrebbe dovuto favorire la partecipazione quotidiana  dei cittadini e delle loro organizzazioni, almeno  per elaborare la proposta di bilancio, e non ricercarla, invece, solo per questioni specifiche e di ribalta come questa del fondo per il caro-energia”.“Così, non solo hanno fatto bene i consiglieri di maggioranza e di opposizione a  richiedere un consiglio straordinario per dare il loro contributo per la formazione delle priorità e dei  criteri di ripartizione di queste risorse, ma, lo ripetiamo, siamo sconcertati da questo modo di procedere, che, anche in questa occasione straordinaria, invece di coinvolgere ed unire tutta la Città, la divide e distingue rappresentanze e competenze”



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