Un gruppo di lavoro, che coinvolga più persone e tutte le istituzioni, per l’emergenza energetica. È questa la decisione al termine dell’incontro di ieri a Palazzo Comunale, davanti al sindaco di Siena Luigi De Mossi, in vista di interventi drastici per alleviare la pesante situazione del caro bollette. Tra gli esperti indicati dall’amministrazione comunale figura l’imprenditore Andrea Bellandi, insieme al Presidente di Sigerico Massimo Castagnini, al manager sportivo Guglielmo Ascheri, al notaio Alfredo Mandarini e a Massimo Parri.
Proprio la presenza di questi nomi nell’elenco degli esperti ha provocato diverse critiche dalla società civile e dalla politica, polemiche bipartisan dalla maggioranza e dall’opposizione in Consiglio comunale. Per questo martedì era stata presentata una richiesta unitaria di assemblea straordinaria monotematica sui criteri di ripartizione del fondo da circa 1,3 milioni di intervento. Una mossa trasversale, da destra a sinistra, con il fine di riportare l’iter di assegnazione dei contributi all’interno dell’aula, restituendo al Consiglio Comunale il suo ruolo decisionale e tentando di bloccare questo tavolo di esperti.
Una mossa che però rischia di non avere alcun effetto, infatti la prima data possibile per il Consiglio straordinario potrebbe essere il 9 novembre, per cui ancora manca la convocazione ufficiale, e da qui a tale data i contributi del fondo dovrebbero già essere stati assegnati, rendendo di fatto vana la richiesta formulata dai gruppi di centrodestra, centrosinistra e civici in assemblea.
È certo quindi come nessuno dei firmatari della mozione contro il tavolo di esperti abbia ben digerito il primo incontro istituzionale del tavolo svoltosi ieri sera nonostante la loro richiesta un’assemblea consiliare straordinaria dedicata a questo tema. I mal di pancia più forti sono sicuramente quelli dei consiglieri di maggioranza che per primi sono stati i propositori di questa richiesta a cui però il Sindaco e la sua giunta hanno risposto picche.