Dieci mesi fa Malaga ci ha regalato la seconda Coppa Davis del tennis italiano e proprio nella città dell’Andalusia l’ItalTennis tornerà dal 19 al 24 novembre 2024 per cercare di riconquistare la massima competizione mondiale a squadre nazionali del tennis maschile. Final Eight di Malaga conquistata grazie ai successi azzurri nella fase a gironi di Bologna andata in archivio nel weekend sotto gli occhi attenti dell’ex tennista azzurro senese Paolo Lorenzi, quest’anno in veste di direttore degli Internazionali BNL d’Italia.
“L’emozione è sempre tantissima – spiega Paolo Lorenzi, ex tennista senese, oggi direttore degli Internazionali BNL d’Italia -. L’adrenalina quando gioca la Nazionale è qualcosa di speciale. Quando suona l’inno, quando tutto il palazzetto lo canta c’è davvero un’atmosfera incredibile. Credo che questa sia la caratteristica della Coppa Davis, è qualcosa di speciale e ogni volta è un po’ come se fosse la prima”.
Aldilà dei risultati azzurri è stato un weekend di successo, da tutto esaurito, con tantissimi ragazzi e bambini sugli spalti che sempre di più seguono e amano il tennis. Il gruppo è il vero valore aggiunto di questa Italia, un piacere per chiunque farne parte, dai protagonisti in campo a chi da dietro le quinte sostiene la nostra nazionale che ha già pronto in tasca il biglietto destinazione Final Eight di Malaga.
“È stata una grandissima soddisfazione – prosegue Lorenzi -, logicamente è il risultato che è molto importante, cioè ottenere di nuovo la qualificazione fra le prime otto squadre al mondo. Però la squadra era molto forte quindi ce l’aspettavamo. Quello che fa davvero tanto piacere è che anche a Bologna c’erano tantissimi ragazzi a vedere il tennis. I numeri sono davvero impressionanti, perché ogni giorno abbiamo avuto più di mille bambini a vedere il tennis e credo che questo faccia capire quanto adesso questo sport stia prendendo e quanto i campioni che ci sono in questo momento riescano a spingerlo. In questo momento abbiamo visto giocare Berrettini e abbiamo visto che Sinner è comunque venuto all’evento appena tornato da New York, in più avevamo giovani come Cobolli e Arnaldi. Insomma, avere così tanti campioni aiuta e in questo momento sono davvero tantissimi e fa piacere che in Italia sempre si presentano per vestire i colori della Nazionale”.