In due cercano di rubare rame nell’ex cementificio
Stavano rubando matasse di rame da un cantiere in disuso, complice il buio fitto della zona nell’immediata periferia di Siena, ma qualcuno ha notato le luci delle torce che stavano usando e, insospettitosi, ha chiamato la Polizia di Stato.
La sala operativa della questura di Siena appena ricevuta la segnalazione, alle 19 circa, ha inviato le Volanti sul posto, nella località di Montarioso, dove gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso hanno notato due autovetture parcheggiate ai margini del cementificio dismesso e hanno visto la sbarra di accesso al cantiere aperta.
Poco più avanti, nell’oscurità, i poliziotti hanno in effetti scorto delle lievi luci provenire presumibilmente dalle torce, che si muovevano.
Senza perdere tempo si sono avvicinati e hanno sorpreso due uomini, uno con indosso un camice da lavoro e uno con una tuta fluorescente, in prossimità del cantiere.
Hanno intimato loro l’alt e subito dopo li hanno bloccati, identificati e perquisiti.
Dentro la giacca di uno dei due, G.D.F. 51enne campano residente nella nostra provincia, gli agenti hanno trovato un paio di forbici da elettricista e un taglierino.
A terra accanto ad entrambi c’erano invece due grosse buste di plastica contenenti delle matasse di fili elettrici e del rame già privato della guaina, circa 80 kg in tutto, nonché numerosi attrezzi, come un’ascia, una piccozza, dei taglierini, le tenaglie e altro materiale utilizzato verosimilmente per asportare il rame. Tutti gli attrezzi rinvenuti sono stati sequestrati.
A quel punto i due sono stati arrestati in flagranza per furto aggravato in concorso e subito accompagnati in questura per i successivi accertamenti.
Dai riscontri è emerso che M.M., il 61 enne senese, aveva numerosi precedenti per furto e rapina, mentre l’altro era incensurato.
A seguito degli ulteriori sviluppi, su disposizione del Magistrato di turno Antonio Nastasi, uno dei due, il pregiudicato, è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della questura, mentre l’altro è stato tradotto agli arresti domiciliari nel luogo di residenza, dal quale stamani è stato prelevato dalla Polizia per essere accompagnato in Udienza.
A seguito del giudizio, svoltosi in tarda mattinata, convalidati gli arresti e i sequestri, il 61enne è stato condannato a 9 mesi di pena e 200 euro di multa, con obbligo di firma alla PG, mentre il più giovane a 6 mesi e 120 euro di multa con la pena sospesa.